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Bollette: nuove modifiche sui contratti. Cosa fare quando il fornitore comunica la rimodulazione dei prezzi

La comunicazione deve arrivare almeno due mesi prima, dopodiché avete tempo per scegliere un nuovo operatore o per rinnovare

Bollette: nuove modifiche sui contratti. Cosa fare quando il fornitore comunica la rimodulazione dei prezzi
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Nuove modifiche sui contratti in scadenza delle bollette di luce e gas. E per non farsi trovare impreparati ed evitare di ricevere una vera e propria "stangata" è meglio ragionare qualche tempo prima sul da farsi.

Bollette: nuove modifiche sui contratti in scadenza

Con il passaggio al mercato libero (già attivo per il gas, da concretizzarsi entro la fine dell'anno per l'energia elettrica) negli ultimi tempi diversi fornitori  hanno lanciato offerte luce e gas a prezzo fisso bloccato.

Una volta giunti alla scadenza del contratto, l'aumento dei prezzi delle materie prime ha fatto scattare i conseguenti incrementi anche delle bollette.  E così sono state applicate rimodulazioni che in alcuni casi sono state anche di gran lunga superiori rispetto al prezzo precedente, comunicate ai clienti con una lettera che annuncia l'applicazione automatica delle nuove tariffe.

Una situazione che aveva visto intervenire anche il Governo Draghi, che con il Decreto Aiuti Bis aveva di fatto "congelato" gli aumenti in bolletta per i contratti in corso di validità fino al 30 aprile 2023. Dopo che l'Antitrust ha dato un'interpretazione inversa del provvedimento, il Consiglio di Stato è intervenuto per specificare che saranno bloccate solo le modifiche unilaterali, aggiornando la validità della norma fino al 30 giugno 2023. Via libera, appunto, alle rimodulazioni di prezzo per i contratti in scadenza nel mercato libero.

Come funziona la rimodulazione delle offerte luce e gas

La rimodulazione dei contratti a prezzo fisso può avvenire in due modi:

  • Con condizioni di rinnovo già predeterminate (il più delle volte con una tariffa a prezzo indicizzato, ovvero in linea con l'andamento del mercato all'ingrosso)
  • Senza condizioni di rinnovo già definite dal contratto

Nel primo caso, quando il cliente sottoscrive il contratto a prezzo fisso, alla scadenza dell'accordo è già segnalata la rimodulazione, che scatta dopo 12 o 24 mesi (a seconda del tipo di contratto). A questa data, dunque, scatteranno le nuove tariffe,  che generalmente seguono l'andamento del mercato all'ingrosso.

Nel secondo caso invece, il prezzo di rinnovo non è stato stabilito al momento della sottoscrizione del contratto e dunque alla scadenza dell'accordo il fornitore definisce i nuovi prezzi a seconda delle condizioni del mercato del momento. La nuova tariffa può essere in questo caso sia a prezzo fisso che indicizzato, dipende dalla scelta dell'operatore.

Gli obblighi dei fornitori luce e gas

I fornitori di energia hanno comunque l’obbligo di inviare una comunicazione riguardo alla rimodulazione del prezzi: questa deve arrivare   due mesi prima nel caso di condizioni predeterminate,  tre mesi prima nel caso in cui le variazioni non facciano invece parte di un precedente accordo.

Nella stessa comunicazione i fornitori del servizio devono inoltre avvisare della possibilità di cambiare fornitore senza costi aggiuntivi.

Dunque, se avete ricevuto la comunicazione di nuove tariffe in prossimità della scadenza del contratto, è bene che iniziate a confrontare i prezzi dei vari operatori, per scegliere quello più adeguato per voi (leggi qui come scegliere la tariffa migliore per le tue bollette).

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