Bollette luce e gas: i fornitori potranno modificare i contratti. Cosa succede da luglio
La scadenza del blocco (avviato ancora col Governo Draghi) è fissata al 30 giugno 2023: ecco cosa cambia
Le società fornitrici di energia elettrica e gas potranno a breve modificare in maniera unilaterale i contratti, cambiando i prezzi, con conseguenze sulle bollette di luce e gas degli italiani. Questo vuol dire aumenti sicuri? Non proprio. Ma vediamo meglio di cosa stiamo parlando.
Bollette energia e gas: il blocco degli aumenti
Tempo addietro - e stiamo parlando ancora di quando a Palazzo Chigi c'era Mario Draghi - il Governo con il Decreto Aiuti bis aveva "congelato" gli aumenti in bolletta per i contratti in corso di validità fino al 30 aprile 2023. In seguito l'Antitrust aveva dato un'interpretazione inversa del provvedimento (richiamando anche al rispetto delle regole alcuni tra i principali gestori che avevano applicato un rincaro), e il Consiglio di Stato è intervenuto per specificare che sarebbero state bloccate solo le modifiche unilaterali, aggiornando però la validità della norma fino al 30 giugno 2023. E dunque, cosa succede da luglio?
Cosa sono le modifiche unilaterali dei contratti di luce e gas
Ma cosa sono le modifiche unilaterali dei contratti di luce e gas? La proposta di modifica unilaterale del contratto è inviata dal fornitore quando questo vuole cambiare delle condizioni già stipulate. La nuova proposta è unilaterale, ovvero è decisa dall'operatore senza alcun tipo di contrattazione con l'utente.
Deve pervenire in forma scritta, tramite posta o e-mail a seconda delle modalità selezionate in fase di stipula del contratto, e deve contenere nel dettaglio tutte le modifiche, la decorrenza e le modalità per la comunicazione del recesso da parte del cliente.
Attenzione: non è una condizione vincolate: il consumatore può infatti rifiutare le modifiche, scegliendo un'altra tariffa del proprio fornitore oppure cambiare operatore.
Cosa cambia per le bollette
Ma cosa cambia dunque per le nostre bollette? Il Decreto Milleproroghe aveva previsto ancora il divieto di modifica unilaterale dei contratti per le forniture di luce e gas sino al 30 giugno 2023. Parliamo di quelli non scaduti o che non riportano una data di fine validità esplicita. Gli operatori del mercato libero hanno invece avuto la possibilità aumentare i prezzi dopo la scadenza naturale dei singoli accordi.
Ma questo non vuol dire necessariamente un aumento, anche se il timore che i fornitori possano proporre tariffe più pesanti per "recuperare" eventuali perdite accumulate durante il blocco. Il mercato, però, al momento dà segnali incoraggianti per gli utenti. I costi dell'elettricità e il gas sono scesi rispetto ai mesi precedenti e dunque non è così scontato che la scadenza del blocco porti automaticamente a nuovi incrementi.
Per sapere come siete messi ed evitare sorprese, dunque, è bene che controlliate i vostri contratti e se sono in scadenza potrebbe essere il momento di dare un'occhiata alle offerte sul mercato (leggi qui come scegliere la tariffa migliore per le tue bollette).