Commissioni sui prelievi Bancomat: cosa potrebbe cambiare e chi rischia di pagare di più
Ciascuna operazione in una banca diversa dalla propria potrebbe costare fino a 1,50 euro.
La data da segnare sul calendario è quella del 29 aprile. Entro quel giorno l'Antitrust deciderà se la proposta formulata da Bancomat Spa (la società che gestisce gli sportelli automatici) sul nuovo sistema di commissioni è ammissibile. E nel caso di risposta affermativa potrebbero cambiare le regole.
Commissioni sui prelievi Bancomat: cosa cambia
L'ipotesi riguarda chi preleva denaro contante presso gli sportelli Atm di banche di cui non è cliente e il costo massimo dovrebbe aggirarsi attorno a 1,50 euro per operazione. Si tratta, secondo alcune stime, di circa 150 milioni di operazioni all'anno.
Oggi, infatti, non tutti i clienti che prelevano presso banche dove non hanno il conto pagano le commissioni. Dipende infatti dal contratto stipulato, come intuibile dal messaggio che appare abitualmente durante il prelievo: "All’operazione potrà essere applicata una commissione se previsto dalla sua banca". Si tratta generalmente di una cifra fissa che scatta dopo un certo numero di prelievi (dipende sempre dagli accordi della banca).
Ma, a prescindere dall'applicazione o meno della commissione, la banca "titolare" della carta deve pagare una commissione a quella che eroga il denaro sino a 49 centesimi. E secondo Bancomat Spa il sistema non sarebbe più sostenibile e potrebbe presto portare alla chiusura di numerosi sportelli sul territorio, sguarnendo dunque il servizio. Ecco dunque il perché della proposta di modifica.
Chi rischia di pagare di più
La modifica potrebbe penalizzare maggiormente i clienti di banche poco diffuse sul territorio, e che hanno quindi meno sportelli a disposizione, o quelle online, che non ne hanno. I clienti infatti potrebbero essere costretti a numerosi prelievi in istituti differenti e dunque a pagare la commissione ogni volta che avranno bisogno di avere denaro contante a disposizione.
Quanto si pagherà di commissione
La commissione massima dovrebbe costare 1,50 euro, ma non sarebbe una tariffa fissa. E l'utente avrebbe il diritto di scegliere grazie a un messaggio che prima dell'ok al prelievo mostrerebbe l'importo dell'obolo. Inoltre, Bancomat Spa vorrebbe realizzare una App che consenta di individuare lo sportello più "conveniente" nelle vicinanze del cliente.
Le perplessità
A esprimere perplessità sulla questione sono le associazioni dei consumatori. Secondo Altroconsumo non solo verrebbe penalizzato chi ha conti in banche medio-piccole o online, ma anche gli stessi istituti di credito. Tra i dubbi c'è anche quello dell'impossibilità da parte del cliente di fare comparazioni corrette quando sceglie un conto corrente o valuta il suo rispetto ad altri sul mercato, dal momento che non saprà a priori quali saranno le commissioni applicate dove andrà a prelevare. E anche la App di Bancomat Spa non migliorerebbe le cose.
C'è infine il rischio che molte persone che oggi non pagano alcuna spesa per il prelievo in contante si trovino costrette a dover pagare sempre e comunque una commissione. Grazie alla commissione interbancaria di 0,49 euro le banche più piccole e quelle online in molti casi offrono gratuitamente il servizio di prelievo ATM anche per operazioni fatte su altre banche cosa che non potrebbero fare con la nuova commissione che sarà significativamente più alta della commissione interbancaria e questo porterà di certo molti correntisti a scegliere gioco forza le banche più diffuse con grave danno alla concorrenza nel settore dei conti correnti già poco concorrenziale.