DA APRILE

Avvertimento Bce: "I dazi frenano la crescita dell'Eurozona, pronti a rivedere le stime"

Entro dicembre prevista la riduzione dei tassi d'interesse

Avvertimento Bce: "I dazi frenano la crescita dell'Eurozona, pronti a rivedere le stime"
Pubblicato:

L’Europa ha corso più del previsto a inizio anno, ma ora la spinta si è esaurita. A lanciare l’allarme è la presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, intervenuta a Ginevra all’International Business Council del World Economic Forum.

L’economia dell’eurozona, dopo il buon +0,6% registrato nel primo trimestre 2025, mostra segnali di raffreddamento già nel secondo e rischia un ulteriore rallentamento nei mesi estivi. A pesare sono i nuovi dazi commerciali introdotti dagli Stati Uniti e la fine del cosiddetto frontloading, la corsa ad anticipare le esportazioni in vista degli aumenti tariffari.

Lagarde: "Resilienza iniziale, ma ora la corsa si è fermata"

"L’economia dell’area euro si è dimostrata resiliente all’inizio dell’anno – ha spiegato Lagarde – pur di fronte a un contesto globale sfidante".

La crescita è stata sostenuta dalle esportazioni anticipate e da un mercato interno robusto, con consumi e investimenti in ripresa e una disoccupazione stabile al 6,2% a giugno. Tuttavia, con l’entrata in vigore delle nuove tariffe americane, l’effetto trainante delle vendite anticipate si sta invertendo.

Avvertimento Bce: "I dazi frenano la crescita dell'Eurozona, pronti a rivedere le stime"
Christine Lagarde

Secondo la presidente della Bce, il recente accordo commerciale tra Unione Europea e Stati Uniti ha fissato dazi medi effettivi compresi tra il 12% e il 16% sulle importazioni americane di beni europei. Un livello "leggermente superiore" rispetto alle ipotesi contenute nelle proiezioni di giugno, ma comunque inferiore allo scenario più grave, che stimava dazi oltre il 20%.

Restano però incertezze sui comparti chiave, in particolare farmaceutica e semiconduttori, e non è ancora chiaro se settori sensibili come vino e alcolici saranno inclusi nell’elenco dei prodotti “zero-for-zero” esentati dalle tariffe. La Bce aggiornerà le proprie proiezioni a settembre, includendo le conseguenze dell’accordo commerciale.

"Le nuove valutazioni guideranno le nostre decisioni nei prossimi mesi", ha sottolineato Lagarde, lasciando intendere che il Consiglio direttivo dovrà tenere conto di un quadro meno favorevole del previsto.

Prospettive sui tassi: nuovo taglio entro fine anno

Dopo mesi di allentamento che hanno portato i tassi al 2%, i mercati si aspettano un’ulteriore riduzione entro dicembre. L’inflazione, ferma al 2% a luglio secondo Eurostat, resta infatti in linea con l’obiettivo della Bce e apre margini per una politica monetaria meno restrittiva. L’appuntamento cruciale sarà il simposio di Jackson Hole, dove anche la Federal Reserve si confronterà con l’impatto dei dazi sull’economia americana.

Avvertimento Bce: "I dazi frenano la crescita dell'Eurozona, pronti a rivedere le stime"
Christine Lagarde

Lagarde ha ribadito che gli Usa "sono e rimarranno un partner centrale", ma ha invitato l’Europa a rafforzare i legami con altre giurisdizioni per ridurre la dipendenza da Washington. Una necessità che diventa più urgente mentre il commercio globale resta incerto e i nuovi equilibri tariffari rischiano di ridisegnare le catene di approvvigionamento.