Aumento dei consumi

Avete tenuto il condizionatore acceso? Adesso sono guai: preparatevi alla stangata in bolletta

Condizionatori accesi, temperature più alte ma anche più giorni lavorativi

Avete tenuto il condizionatore acceso? Adesso sono guai: preparatevi alla stangata in bolletta
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L'estate 2024 è stata calda, caldissima, e ancora lo è e lo sarà. E anche i più parsimoniosi (o tirchi, vedete voi...) sono stati alle volte costretti a cedere alle "lusinghe" del condizionatore per regalarsi un po' di refrigerio o semplicemente per riuscire a chiudere occhio nelle bollenti notti di questa stagione. Ma ora è il momento di fare i conti, e nelle prossime settimane saranno guai. Quando? Ma naturalmente quando arriverà lei, la bolletta dell'energia elettrica...

Boom di consumi nell'estate 2024

A illustrare la situazione è Terna, che spiega come i consumi energetici di luglio 2024 siano stati più alti dello stesso mese del 2023 del 4,5%. Si tratta del dato mensile di luglio più alto - in termini di consumi - dal 2015 a oggi.

Per avere il quadro completo, però, è necessario considerare altri due dati: luglio 2024 rispetto al 2023 ha avuto due giorni lavorativi in più e la temperatura media mensile è stata più o meno la stessa, ad eccezione dell'ultima settimana del mese, quando è stata superiore di circa 3 gradi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Il picco massimo di domanda, pari a circa 57,9 GW, è stato registrato venerdì 19 luglio 2024 tra le 14 e le 15.

Dove si è consumato di più

Consumi maggiormente in crescita al Nord (con un +7,4%) e al Centro (+3,3%), mentre al Sud e nelle isole la situazione è stata più o meno identica rispetto a dodici mesi fa (-0,3%).

Le imprese energivore

Ovviamente non stiamo parlando soltanto dei condizionatori a casa. Anzi. Terna fa sapere che l'indice Imcei (Indice mensile dei consumi elettrici industriali), che prende in esame i consumi industriali delle imprese cosiddette 'energivore', ha fatto registrare una crescita del 3,5% rispetto a luglio 2023. Un dato "figlio" anche dei già citati giorni lavorativi in più rispetto allo scorso anno.

 

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