c'è tempo fino al 30 giugno

Assegno unico universale per i figli: come richiedere gli arretrati e i chiarimenti sui figli maggiorenni

L'Inps ha specificato alcuni aspetti per i figli tra i 18 e i 26 anni.

Assegno unico universale per i figli: come richiedere gli arretrati e i chiarimenti sui figli maggiorenni
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L'assegno unico universale per i figli è oramai partito. Sono arrivati i primi bonifici e le buste paga degli italiani non contengono più le agevolazioni che sono confluite al suo interno (detrazioni per i figli a carico e assegni familiari). Ma per presentare la domanda per i ritardatari c'è tempo sino a giugno e nei giorni scorsi l'Inps ha chiarito alcune norme sui figli maggiorenni a carico.

Assegno unico universale per i figli: come richiedere gli arretrati

La prima scadenza era fissata al 28 febbraio. Chi ha presentato l'Isee e la domanda entro quella data ha potuto usufruire dell'assegno con l'importo corretto (CALCOLA QUI QUANTO TI SPETTA) già a partire da marzo.

Chi non ha presentato l'Isee, invece, riceverà la cifra minima: 50 euro. Ma per i "ritardatari" c'è ancora tempo per non perdere i propri soldi. Per ricevere gli arretrati bisognerà presentare la domanda entro il 30 giugno. In questo caso l’Inps provvederà - come si legge nella circolare n. 23 del 9 febbraio scorso - al riconoscimento dell’assegno entro 60 giorni dalla domanda.

Chi invece presenterà la domanda dall'1 luglio in poi non avrà diritto agli arretrati.

Figli maggiorenni: i chiarimenti dell'Inps

Una grande novità dell'assegno unico è anche il riconoscimento di un sostegno per i figli maggiorenni a carico. Argomento sul quale nei giorni scorsi l'Inps ha fatto alcuni chiarimenti.

Nel caso di figlio maggiorenne fino a 21 anni, che svolga un tirocinio o un’attività lavorativa e che conviva con uno o entrambi i genitori, l'Istituto di previdenza ha chiarito che  ai fini del percepimento dell’assegno viene considerato parte del nucleo familiare  se nell’anno di riferimento della domanda non possiede un reddito complessivo ai fini Irpef superiore a 8mila euro. Questo a prescindere dal carico fiscale.

E ancora, il figlio non convivente con nessuno dei due genitori può comunque fare parte del  nucleo familiare, in cui “viene attratto”, se sotto i 26 anni, a loro carico ai fini Irpef e non coniugato o   genitore. Se mamma e papà inoltre appartengono a nuclei familiari distinti, il figlio maggiorenne fino 26 anni, a carico Irpef di entrambi, fa parte del nucleo di uno dei due genitori da lui scelto.

Infine, per i figli dai 18 ai 21 anni "attratti" nel nucleo familiare dei genitori, l'Inps chiarisce che il carico è considerato  se nel secondo anno solare antecedente, il reddito complessivo lordo non supera i 4mila euro e se nell’anno di riferimento dell’assegno il reddito complessivo lordo presunto non supera gli 8mila euro.

QUI TUTTI I CHIARIMENTI DELL'INPS SULL'ASSEGNO UNICO UNIVERSALE PER I FIGLI

Come fare domanda

Come detto, dunque, c'è ancora tempo per fare domanda. E' anche possibile inoltrarla senza avere ancora fatto l'Isee, caricandolo in un secondo momento sulla piattaforma online. Per accedere è necessario entrare sul sito   internet www.inps.it (con accesso diretto  tramite Spid, Carta di Identità Elettronica 3.0 o Carta Nazionale dei Servizi). La procedura è piuttosto rapida e occupa pochi minuti.

A disposizione degli utenti c'è anche il numero verde 803.164 (gratuito da rete fissa) o  06 164.164 (da  mobile, con la tariffa applicata dal gestore telefonico).

Per chi ha bisogno di un supporto è possibile rivolgersi anche ai patronati o alle sedi Inps.

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