Occhio alla scadenza

Assegno unico: serve l'Isee entro il 28 febbraio per non perdere il contributo. La tabella con i nuovi importi da marzo

Da marzo, poi, cambiano le cifre con la rivalutazione dell'Inps

Assegno unico: serve l'Isee entro il 28 febbraio per non perdere il contributo. La tabella con i nuovi importi da marzo
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Avete già fatto l'Isee per il 2025? Se sì, siete a posto. Se invece non lo avete ancora presentato, il tempo stringe. Perché se non lo fate entro il 28 febbraio 2025 rischiate di perdere gran parte dell'Assegno unico universale per i figli.

Assegno unico: Isee entro il 28 febbraio

L'assegno unico per i figli - contributo che ha sostituito oramai da qualche anno detrazioni e assegni familiari - va da marzo a marzo di ogni anno, e soprattutto varia in base all'Isee.

Se non lo presentate entro la fine del mese, dunque, da marzo il contributo scenderà al minimo, che con la rivalutazione prevista nel 2025, diventa di 57,5 euro.

I "ritardatari", però, non devono preoccuparsi. Se non riuscirete a presentare la Dsu entro fine mese, avete comunque tempo sino al 30 giugno 2025 per non perdere i contributi. Chi farà l'Isee entro quella data, infatti, avrà diritto agli arretrati. Da luglio in poi, invece, anche i precedenti andranno persi.

Assegno unico: cambiano le cifre

Da marzo 2025, cambiano inoltre le cifre dell'assegno unico. Non solo perché - se avete fatto l'Isee - sarà adattato al nuovo Indicatore economico, ma anche per la rivalutazione, che l'Inps ha ufficializzato nei giorni scorsi con un incremento pari allo 0,8%.

Non cambiano, invece, le regole. L'assegno unico spetta nei seguenti casi:

  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.
  • per ogni figlio minorenne a carico, a partire già dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni, a patto che frequenti un corso di formazione scolastica, svolga un'attività lavorativa con reddito inferiore a 8mila euro annui o sia registrato come disoccupato in cerca di lavoro.

Come in passato, non serve fare domanda, ma è necessario invece presentare l'Isee entro la fine di febbraio 2025 per vedersi accreditare l'importo spettante. In caso di mancata presentazione della Dsu, infatti, da marzo 2025 verrà erogata la cifra minima, pari a 57,5 euro. Ma se non avete fatto in tempo a prendere appuntamento, non disperate. Se farete l'Isee entro il 30 giugno 2025 vi verranno accreditati gli arretrati. Oltre quella data, invece, non avrete più modo di richiederli.

Sono inoltre previste alcune maggiorazioni, nei seguenti casi:

  • il 50% in più per figli con meno di un anno di età;
  • 50% per i nuclei con almeno tre figli e Isee pari o inferiore alla soglia massima;
  • maggiorazione forfettaria di 150 euro per famiglie con almeno quattro figli.

I nuovi importi dell'assegno unico

I nuovi importi rivalutati vanno dunque da un minimo di 57,5 euro a un massimo di 201, per chi ha un Isee fino a 17.227,33 euro. Oltre quella soglia scattano vari scaglioni, che vi proponiamo nelle immagini qui sotto con le tabelle pubblicate dall'Inps.

Clicca qui per scaricare le tabelle in pdf

 

Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito (1)
Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito (2)
Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito (3)
Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito (6)Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito (5)Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito
Assegno unico, gli aumenti per fascia di reddito (7)

 

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