DA NON CREDERE

Ancora annunci di lavoro indecenti: in Emilia pulizie sconvenienti, a Bari cercasi commessa "bella, anche se di colore"

In un caso la prestazione richiesta prevedeva anche un extra molto particolare, nell'altro l'inserzionista pretendeva pure solo candidate "non sposate"

Ancora annunci di lavoro indecenti: in Emilia pulizie sconvenienti, a Bari cercasi commessa "bella, anche se di colore"
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Al peggio non c'è mai fine. Quando la smetteranno con annunci di lavoro intrisi di sessismo e proposte indecenti? Probabilmente mai: malgrado le norme ci siano, ogni tanto salta fuori qualche offerta economica decisamente fuori dalle righe, spesso in maniera inaccettabile.

Ancora annunci di lavoro indecenti: in Emilia pulizie sconvenienti

Come nel caso della storia che arriva da Sassuolo, in Emilia, raccontata dal nostro Prima Modena: qui una 24enne che cercava un impiego come babysitter s'è vista proporre pulizie in casa, ma da eseguire in déshabillé.

Sembra incredibile, ma è tutto vero: a sporgere denuncia è stato il padre della ragazza, dopo che questa aveva risposto a un annuncio su Facebook del quale s'era accorto proprio lo stesso genitore.

L'inserzione riguardava una babysitter, giovane, residente tra i comuni di Maranello e Fiorano, in provincia di Modena.

La ragazza ha quindi telefonato al numero indicato per avere maggiori informazioni e le ha risposto una voce (forse di donna) che le ha fatto questa proposta:

"Se le può interessare cerchiamo una addetta alle pulizie per un ragazzo. Io ci lavoravo fino a poco tempo fa, ma per varie ragioni mi sono trasferita. Si tratta di un lavoro agevole, in cui si è impegnati per un paio di giorni alla settimana. L'importante è presentarsi in maniera sensuale ed in questo modo si può guadagnare anche duecento euro all'ora".

Gli screenshot dell'intera conversazione sono finiti ai Carabinieri, che ora indagheranno per induzione al meretricio.

A Bari cercasi commessa: bella, anche se di colore

E che dire dell'annuncio di lavoro pubblicato (e poi rimosso) sempre su Facebook a Bari, in Puglia, da una cartoleria del  centro.

"Cercasi commessa anche se di colore. Donna di bella presenza che abbia conoscenza del computer. La commessa deve sapere relazionarsi con i clienti ed essere pratica nelle vendite e con la cassa. No sposata e con patente. Minimo 20 e max 40 anni. Intera giornata con possibilità di contratto indeterminato.

Il presente annuncio è rivolto ad entrambi i sessi, ai sensi delle leggi 903/77 e 125/91, e a persone di tutte le età e tutte le nazionalità, ai sensi dei decreti legislativi 215/03 e 216/03".

Qui siamo al capolavoro: difficile infilare tanti strafalcioni in così poche righe, tanto che la prima parte alla fine risulta tutto il contrario rispetto alla riga finale preimpostata ed evidentemente copiaincollata.

Perché mai una commessa dovrebbe essere non sposata, per esempio?

Va bene poi che abbia conoscenza del computer, ma l'inserzionista non lo sapeva  che non si può più specificare "di bella presenza" in un annuncio?

Ma la ciliegina è proprio quella frase "anche se di colore", che non si capisce cosa volesse maldestramente intendere, ma che così odora di razzismo a chilometri di distanza. C'è chi ha provato a entrare nella contorta mente dell'inserzionista, ipotizzando che volesse così sottolineare che era disposto ad assumere tutti, anche immigrati magari scoraggiati in partenza e che non rispondono agli annunci perché convinti che sia tempo perso, che non saranno mai presi in considerazione. Ma a quel punto bastava (riba)dire che non si fanno distinzioni di etnia e nazionalità...

Il perché la commessa dei desideri non dovesse essere sposata resta invece un mistero, da colmare solo con una buona dose di immaginazione.

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