Amazon non consegnerà pacchi con i droni in Italia, almeno nel prossimo futuro. Il colosso dell’e-commerce ha deciso di sospendere il progetto Prime Air “Drone Delivery”, avviato in fase sperimentale a San Salvo, in Abruzzo, comunicando formalmente la rinuncia all’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC). La decisione arriva mentre il programma prosegue negli Stati Uniti e nel Regno Unito, dove sono già attive consegne commerciali e voli di test avanzati.
La comunicazione ufficiale di ENAC e Amazon
A confermare lo stop è stata l’ENAC, che in una nota ha spiegato di aver ricevuto da Amazon la comunicazione di sospensione del progetto e della relativa certificazione di operatore.
“L’ENAC – Ente nazionale per l’aviazione civile ha ricevuto da parte di Amazon la comunicazione ufficiale di sospensione del progetto di consegne con i droni avviato a San Salvo, in Abruzzo, e della relativa certificazione di operatore.
L’ente ha preso atto della notizia, definita inattesa, con cui Amazon ha confermato ‘un indiscusso apprezzamento del proficuo lavoro svolto insieme ad ENAC, ma per motivi di policy aziendale e come conseguenza delle recenti vicende finanziarie che hanno coinvolto il gruppo, ha ritenuto di avviare il lancio delle operazioni commerciali e la richiesta di certificazione come operatore in un altro Stato membro dell’Unione Europea”.
Amazon, dal canto suo, parla di una “revisione strategica”. In una dichiarazione ufficiale l’azienda afferma:
“Nonostante il coinvolgimento positivo e i progressi compiuti con le autorità aerospaziali italiane, il più ampio contesto in cui operiamo in Italia non offre, al momento, le condizioni necessarie per i nostri obiettivi di lungo periodo per questo servizio”.
Le cause dello stop: contesto finanziario e contenzioso fiscale
Secondo fonti informate, la decisione sarebbe legata anche alle recenti vicende fiscali che hanno coinvolto Amazon in Italia. La Procura di Milano contesta al gruppo una presunta frode fiscale da 1,2 miliardi di euro, legata all’evasione dell’IVA da parte di venditori cinesi attivi sul marketplace. Per chiudere il contenzioso, Amazon verserà 511 milioni di euro al Fisco italiano.
Il 10 dicembre 2025, David J. Carbon, vicepresidente e general manager di Amazon Prime Air, avrebbe comunicato direttamente al presidente ENAC, Pierluigi Di Palma, l’interruzione immediata del programma italiano. Le fonti riferiscono inoltre di confronti ancora in corso con esponenti del Governo, nel tentativo di ricomporre i rapporti tra le parti.
Come funzionava il progetto Prime Air in Italia
Il progetto Prime Air era stato presentato ufficialmente nell’ottobre 2023 a Seattle, segnando la prima uscita internazionale del programma fuori dagli Stati Uniti. In Italia, le prime consegne commerciali con droni erano previste per la primavera del 2026, dopo la risoluzione di alcune complessità burocratiche, in particolare legate alle responsabilità in caso di incidenti.
Il drone destinato al mercato italiano, il MK30, avrebbe potuto:
- trasportare pacchi fino a 2,5 kg
- coprire una distanza di 12 chilometri
- operare in contesti urbani e periurbani.
Lo “u-space San Salvo” resta operativo dal 2026
Nonostante lo stop alle consegne Amazon, San Salvo manterrà un ruolo strategico. Da gennaio 2026 sarà infatti operativo lo “u-space San Salvo”, il primo in Europa: una porzione di spazio aereo dedicata all’integrazione tra voli con equipaggio e droni a pilotaggio remoto.
Secondo ENAC, si tratta di un’infrastruttura chiave per:
- la sicurezza dello spazio aereo
- le sperimentazioni tecnologiche
- le operazioni di emergenza.
- lo sviluppo futuro della mobilità aerea avanzata
Amazon ribadisce l’impegno in Italia
Amazon ha voluto chiarire che la sospensione del progetto droni non rappresenta un disimpegno dal Paese. Negli ultimi 15 anni l’azienda ha investito oltre 25 miliardi di euro in Italia e impiega più di 19.000 dipendenti diretti in oltre 60 siti distribuiti sul territorio nazionale.
“Continuiamo a servire i clienti italiani e a offrire loro un’esperienza di acquisto eccellente”, ribadisce l’azienda.
Consegne con droni: Italia in pausa, il futuro resta aperto
Lo stop al progetto Prime Air segna una battuta d’arresto per l’innovazione logistica in Italia, ma non una chiusura definitiva. Il mantenimento dello u-space e i dialoghi in corso con le istituzioni lasciano aperta la possibilità di un ritorno del drone delivery, quando il contesto normativo, economico e industriale sarà più favorevole.
Nel frattempo, Amazon continuerà a testare e sviluppare la tecnologia negli Stati Uniti e nel Regno Unito, dove il futuro delle consegne automatiche è già realtà.