All'assemblea nazionale il presidente di Coldiretti si scaglia contro von der Leyen sul taglio del 20% alla politica agricola comune
Ettore Prandini: "La presidente della Commissione Ue ha avviato un percorso senza senso e senza logica"
"Ci aspettavamo dall’Europa un coraggio maggiore in termini di sostegno alle attività produttive di tutti i settori. Purtroppo la scorsa settimana, con la presentazione del piano finanziario, s’intraprende una strada che va nella direzione opposta, con un taglio per quanto riguarda le risorse al comparto agricolo del 20%".
Dall'assemblea nazionale il presidente di Coldiretti Ettore Prandini non usa mezzi termini per commentare quello che non esita a definire "un percorso senza senso e senza logica".
Coldiretti contro von der Leyen sul taglio del 20% alla politica agricola comune
In Italia, secondo quanto stima Coldiretti, saranno 770mila le imprese che rischiano di essere penalizzate.
"Avevamo bisogno di sostegno in termini di innovazione e competizione, e soprattutto di una visione di carattere globale che vede non solo gli Stati Uniti ma anche gli altri Paesi a investire sul cibo, che è un fattore economico, ma anche un tema sociale", ha spiegato Prandini.
I dazi, ma non solo
Nell'immediato, la questione più impellente sono i possibili dazi in arrivo dagli Usa, ma anche il bilancio europeo non fa dormire sonni tranquilli a Coldiretti.
"Dovremo lavorare nel breve sul tema dei dazi, in termini di interlocuzione e diplomazia. Nel medio periodo, abbiamo due anni davanti per modificare integralmente l’impianto della misura finanziaria che la von der Leyen ha presentato".
"La presidente ha voluto intraprendere un percorso che non ha senso né logica economica, perché va a impoverire l’economia interna, e addirittura va a ipotizzare una forma di tassazione su tutti i settori produttivi per le aziende con fatturati superiori a cento milioni di euro".
"Una direzione che stride col fatto che in tutto il resto del mondo le nostre aziende vengono invece invitate a delocalizzare. Andrebbe dunque attuata una politica di sostegno economico alle attività e di defiscalizzazione".