A giugno il debito italiano è aumentato di 18 miliardi rispetto a un mese prima
Il debito ha raggiunto la cifra record di 3.070,7 miliardi. A renderlo noto è la Banca d’Italia nella sua consueta pubblicazione mensile

Nel giugno 2025 il debito delle Amministrazioni pubbliche italiane è salito di 18 miliardi di euro rispetto a maggio, raggiungendo quota 3.070,7 miliardi. Lo rende noto la Banca d’Italia nella consueta pubblicazione mensile “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”.
A cosa è dovuto l'incremento del debito italiano?
Secondo Bankitalia, l’incremento è dovuto principalmente al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche (+16,4 miliardi), all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (+0,8 miliardi, per un totale di 47 miliardi) e a fattori tecnici come scarti e premi all’emissione e al rimborso, rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e variazioni dei tassi di cambio (+0,8 miliardi).
Nel dettaglio, il debito delle Amministrazioni centrali è aumentato di 19,7 miliardi, mentre quello delle Amministrazioni locali è diminuito di 1,7 miliardi. Il debito degli enti di previdenza è rimasto pressoché invariato. La vita media residua del debito si è mantenuta stabile a 7,9 anni.
La quota di debito detenuta dalla Banca d’Italia è scesa al 19,6% dal 20% del mese precedente. A maggio (ultimo dato disponibile), la quota in mano ai non residenti è salita al 33,2% dal 33%, mentre quella detenuta da altri residenti (famiglie e imprese non finanziarie) è calata dal 14,3% al 14,1%.
Entrate tributarie in crescita
Parallelamente, le entrate tributarie hanno registrato un andamento positivo. A giugno sono state pari a 43,8 miliardi di euro, in aumento del 4,2% (+1,8 miliardi) rispetto allo stesso mese del 2024. Nel primo semestre del 2025 il gettito ha raggiunto 257,3 miliardi, in crescita del 3,4% (+8,5 miliardi) su base annua.
Andamento di prestiti e tassi
Sul fronte del credito, i prestiti al settore privato sono aumentati dell’1,1% su base annua, in accelerazione rispetto al +0,7% di maggio. In particolare, i prestiti alle famiglie sono cresciuti dell’1,8% e quelli alle società non finanziarie dello 0,3%.
Il Tasso Annuo Effettivo Globale (Taeg) sui mutui si è attestato al 3,60% (3,58% a maggio), mentre per il credito al consumo è stato del 10,15%. I tassi medi sui nuovi prestiti alle imprese si sono collocati al 3,61%, con valori più alti (4,17%) per importi fino a 1 milione di euro e più bassi (3,32%) per importi superiori.