San Martino

"La nebbia agli irti colli": il testo della poesia San Martino di Carducci (cantata pure da Fiorello)

Alzi la mano chi non ha mai recitato almeno una volta questa poesia...

"La nebbia agli irti colli": il testo della poesia San Martino di Carducci (cantata pure da Fiorello)
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Alzi la mano chi non ha mai recitato "La nebbia agli irti colli, piovigginando sale...". Sono i versi con cui inizia San Martino, celeberrima poesia di  Giosuè Carducci.

San Martino, la celebre poesia di Carducci

La lirica fa parte della raccolta Rime nuove del 1887, che raccoglie liriche scritte dal 1861 al 1887.  La poesia, con il titolo San Martino (in maremma pisana), fu pubblicata per la prima volta nel supplemento Natale e capo d'anno de L'Illustrazione Italiana del dicembre 1883. È inserita nel volume III dell'edizione nazionale delle Opere.

Il titolo fa riferimento alla data dell'11 novembre (commemorazione di San Martino), giorno in cui, tradizionalmente, in Italia si festeggia la maturazione del vino nuovo, da cui deriva la locuzione proverbiale "a San Martino ogni mosto diventa vino".

Il metro è quello della canzonetta anacreontica,  in due coppie di quartine di settenari, a schema abbc deec, con ad piani sciolti, bb ee piani in rima baciata, cc tronchi in rima costante.

San Martino: il testo della poesia

La nebbia a gl'irti colli
La nebbia a gl'irti colli
piovigginando sale,
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo
dal ribollir de' tini
va l'aspro odor de i vini
l'anime a rallegrar.

Gira su' ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando:
sta il cacciator fischiando
su l'uscio a rimirar

tra le rossastre nubi
stormi d'uccelli neri,
com'esuli pensieri,
nel vespero migrar.

Cantata da... Fiorello

Forse in pochi lo ricordano, ma San Martino fu anche interpretata da Fiorello. Fu uno dei primi successi del noto showman, ancora ai tempi del karaoke che lo rese famoso.

Era il 1993 e Fiore pubblicava "La nebbia agli irti colli". Potete riascoltarla qui

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