La proposta

Ridateci la Gioconda: la Lombardia ci prova sul serio

La Direzione del Louvre ha segnalato problemi (e Macron prepara un sopralluogo). Dalla Lombardia arriva una mano tesa

Ridateci la Gioconda: la Lombardia ci prova sul serio
Pubblicato:

Quante volte avete sentito dire (o magari l’avete detto anche voi, più o meno scherzosamente) “Ridateci la Gioconda”? Beh, ora la Lombardia ci prova sul serio. Anche se tecnicamente staremmo parlando di un prestito. Ma volete mettere l’idea di avere il capolavoro di Leonardo da Vinci di nuovo in Italia?

Ridateci la Gioconda: la Lombardia ci prova sul serio

No, non è uno scherzo, ma piuttosto una mano tesa al museo del Louvre di Parigi, dopo che la testata francese Le Parisien ha pubblicato una lettera della presidente del Louvre, Laurence des Cars, che segnalava le grandi difficoltà in cui versa uno dei musei più famosi al mondo.

E allora, l’assessora alla Cultura della Regione Lombardia Francesca Caruso si è fatta avanti:

“Siamo pronti a ospitare la Gioconda”.

I problemi del Louvre

La lettera, dicevamo. Nello scritto, indirizzato alla ministra francese della Cultura, Rachida Dati, des Cars lamenta le condizioni in cui oggi versa innanzitutto l’ambiente in cui è ospitata l’opera: una stanza lontana dalle altre opera di Leonardo, senza cartelloni informativi.

Ma non solo. Tanto che il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato che si recherà martedì 28 gennaio 2025 al Louvre per fare un sopralluogo e per parlare con i responsabili del deterioramento del museo.

"Il Louvre è un simbolo della Francia, è motivo di orgoglio francese. Sarebbe sbagliato decidere di non voler ascoltare e di non voler vedere i rischi che affliggono oggi il museo", ha detto all'Afp un funzionario presidenziale.

"Ridateci la Gioconda"

Naturalmente, non sarebbe una "restituzione", ma soltanto una "mano tesa", che comunque permetterebbe alla Gioconda di trovare "casa" per qualche tempo accanto ad altre opere di Leonardo e agli italiani - e non solo - di poterla ammirare. Immaginate le code che ci sarebbero a Milano se accanto al Cenacolo ci fosse la Monna Lisa...

L’idea del trasferimento fa gola all'Italia: “La Gioconda” ritornerebbe “a casa” e starebbe insieme alle altre opere di Leonardo.

“In attesa delle decisioni del governo francese, riguardo a spostamenti o ristrutturazioni, noi in Lombardia siamo ben lieti di ospitare questa opera, in particolare in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026”, ha detto Caruso.

Una proposta accolta persino dalla discendente di Monna Lisa, Natalia Strozzi, che all'AdnKronos ha espresso parere favorevole all'ipotesi.

Permetterebbe a molte persone di poterla ammirare evitando di doversi spostare nella Villa Lumière".

Per spostare il tema su un piano più goliardico e campanilistico, peraltro, come non ricordare gli sfottò - che diedero anche origine a una canzone - dopo la finale dei Mondiali 2006, quando l'Italia sconfisse proprio la Francia.

La Gioconda, il capolavoro più deludente al mondo

Peraltro, lo sapete che la Gioconda è considerata il capolavoro più deludente al mondo?

L'interessante classifica pubblicata da Coupon Birds qualche tempo fa racchiude i "malumori" dei turisti dell'arte e sembra dare proprio ragione alle ultime parole sulla Monna Lisa.

"Ogni anno, circa otto milioni di turisti invadono il Louvre con un obiettivo comune: un momento con la Gioconda. A soli 30 pollici per 20, questo pannello di legno dipinto ha una grande presa sull'immaginazione del pubblico - e cinque secoli dopo, la nobildonna Lisa del Giocondo potrebbe essere la donna più anziana ad avere una propria cassetta della posta per lettere d'amore e fiori. Ma vale la pena pagare un biglietto d'ingresso di 22 euro – e sgomitare tra una folla di sconosciuti – per intravedere uno sguardo fugace? Quasi quattro recensioni su dieci (37,1%) hanno menzionato negativamente la Gioconda. Per contesto, la percentuale media di recensioni negative per le 100 opere d'arte è stata del 19,2%. "Never Been So Dissappointed", "Torture": queste sono solo alcune delle centinaia di menzioni negative da parte dei recensori".

Male anche per un altro classico italico di gran fama: La Nascita di Venere, del Botticelli, si piazza al decimo posto delle esperienze dal vivo più deludenti.

La nascita di Venere, Botticelli

Interessante anche la classifica al contrario: fra i più sottovaluti, che invece dal vivo hanno stregato i visitatori, fa capolino Caravaggio, con La chiamata di San Matteo.

La chiamata di San Matteo, Caravaggio

Le opere d'arte più deludenti al mondo

La classifica si basa sull'analisi di 18.176 recensioni che menzionano 100 delle opere d'arte più famose al mondo e i musei che le ospitano, come spiega il sito:

"A livello globale, i 100 principali musei e gallerie d'arte attirano più di 141 milioni di visitatori all'anno e il turismo artistico (impegnarsi in attività guidate dalla cultura durante il viaggio) costituisce una percentuale enorme di queste visite. Ma vale davvero la pena vivere l’esperienza di vedere un Van Gogh, un Rembrandt, un Warhol dal vivo? Oppure è meglio spendere il tuo tempo raccogliendo una cartolina? Per indagare abbiamo raccolto 18.176 recensioni che menzionano 100 delle opere d'arte più famose al mondo e i musei che le ospitano per scoprire quali esperienze sono state più deludenti (e quali esperienze artistiche hanno superato le aspettative)."

La classifica delle 10 opere più deludenti al mondo

Terzo cassato d'eccezione è Salvador Dalì. Ma è in buona compagnia: fra i più deludenti troviamo anche Warhol, Raffaello, Monet, Picasso con Guernica e (con due opere contestate) Van Gogh.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali