a cinisello balsamo

Nasce il MUNAF: il nuovo Museo Nazionale di Fotografia

Tutelerà archivi storici e sosterrà giovani talenti, raccontando la storia e le sperimentazioni della fotografia dal XIX secolo a oggi

Nasce il MUNAF: il nuovo Museo Nazionale di Fotografia

Il MUFOCO cambia nome e identità, ma non la sua missione: raccontare il mondo attraverso le immagini. A vent’anni dalla sua apertura, il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo diventa ufficialmente MUNAF – Museo Nazionale di Fotografia, il primo e unico museo pubblico italiano interamente dedicato alla fotografia e all’immagine tecnologica.

Nasce il MUNAF: il nuovo Museo Nazionale di Fotografia

L’annuncio è arrivato con la conclusione dell’iter amministrativo e giuridico che ha sancito la trasformazione della Fondazione. Il Ministero della Cultura entra ora a pieno titolo tra gli enti fondatori, accanto alla Città metropolitana di Milano e al Comune di Cinisello Balsamo. Un passaggio che segna la nascita di un’istituzione nazionale chiamata a custodire, valorizzare e reinterpretare la memoria visiva del Paese.

Nasce il MUNAF: il nuovo Museo Nazionale di Fotografia
Rondoni-Giuli

Il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha firmato il decreto che conferma Davide Rondoni come presidente della Fondazione “Museo Nazionale di Fotografia – MUNAF”. Nel nuovo Consiglio di amministrazione siedono Sonia Bedeschi, Angelo Giovanni De Boni, Davide Colombo (in rappresentanza della Città metropolitana) e Massimo Pratelli (designato dal Comune di Cinisello Balsamo). Il mandato del presidente e del consiglio durerà cinque anni, con possibilità di un solo rinnovo.

Una nuova casa per l’immagine

Il MUNAF potrà presto contare su una sede ampliata, immersa nel fascino seicentesco di Villa Ghirlanda Silva e del suo parco, nel cuore di Cinisello Balsamo. Qui, tra storia e natura, troveranno spazio nuove sale espositive, aree di ricerca e laboratori, in un progetto che ambisce a fare del museo un punto di riferimento per la fotografia italiana ed europea.

L’istituzione nasce con un patrimonio di oltre due milioni di fotografie, organizzate in più di quaranta fondi, con opere di più di mille autori italiani e stranieri. Si tratta di un archivio che racconta la storia visiva del secondo Novecento fino ai giorni nostri, con incursioni anche nella fotografia ottocentesca e nelle avanguardie artistiche. Paesaggio, ritratto, reportage, sperimentazione: i grandi temi della ricerca fotografica contemporanea trovano qui la loro casa naturale.

Fra i fondi più rilevanti figurano “Viaggio in Italia”, il celebre progetto collettivo curato da Luigi Ghirri nel 1984 e considerato il manifesto della Scuola italiana di paesaggio, “Archivio dello spazio”, “Milano senza confini”, il fondo “Lanfranco Colombo” dedicato alla storica galleria “Il Diaframma”, la raccolta dell’Agenzia Grazia Neri, che documenta quarant’anni di fotogiornalismo internazionale, e la Raccolta antologica delle acquisizioni del museo dal 2004 a oggi.

Il valore culturale della fotografia

“In un’epoca in cui le immagini dominano i flussi comunicativi, il Ministero della Cultura si fa promotore della costituzione di un Museo Nazionale della Fotografia per riaffermare il ruolo centrale di questo linguaggio come forma d’arte, strumento di conoscenza e bene culturale primario”, ha dichiarato il ministro Alessandro Giuli.

Il MUNAF, ha aggiunto, “avrà un compito fondamentale nella tutela degli archivi storici, nella promozione internazionale dei talenti emergenti e nella diffusione della cultura fotografica sul territorio nazionale”.

Per il vicesindaco metropolitano di Milano, Francesco Vassallo, la nascita del MUNAF “dimostra il valore di una realtà che da anni arricchisce il panorama culturale italiano e conferma la lungimiranza di chi ha creduto nella fotografia come patrimonio condiviso”.

Soddisfatto anche il sindaco di Cinisello Balsamo, Giacomo Giovanni Ghilardi, che parla di “una svolta decisiva per il futuro di questa prestigiosa istituzione e per la città che le ha dato i natali”. La nuova qualifica nazionale, ha sottolineato, “porterà valore aggiunto a tutto il territorio”.

Un progetto che unisce arti e sguardi

“Il passaggio a Museo Nazionale di Fotografia corona un lungo percorso e ne inizia uno nuovo”, ha affermato il presidente Davide Rondoni. Poeta e scrittore, Rondoni sottolinea il legame tra la fotografia e le altre arti:

“L’arte mostra l’anima di una persona e le varie anime di un’epoca. Ora la fotografia trova il suo museo nazionale, segno della vitalità di un linguaggio che continua a interrogare le coscienze”.

Il MUNAF nasce dunque come un luogo non solo di conservazione, ma di produzione e dialogo. Un laboratorio permanente dove passato e futuro dell’immagine si incontrano, e dove la cultura visiva diventa parte integrante dell’identità italiana contemporanea.