Musei statali, ecco i cinque nuovi direttori nominati dal Ministro Giuli
Nei giorni precedenti, il titolare del MiC aveva espresso pubblicamente insoddisfazione per la rosa di candidati selezionati dalla commissione

Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha ufficializzato la nomina dei nuovi direttori di alcuni dei principali musei italiani. Le nomine sono state effettuate sulla base delle proposte presentate dalla Commissione di valutazione entro il termine fissato del 15 luglio.
Le figure selezionate guideranno alcune tra le istituzioni culturali più importanti del Paese.
Musei statali, ecco i cinque nuovi direttori scelti dal Ministro Giuli
Ecco chi sono i nuovi direttori.
Andreina Contessa alla guida della Galleria dell'Accademia di Firenze e dei Musei del Bargello. Esperta di museologia, multimedialità e catalogazione digitale, Contessa ha ricoperto negli ultimi anni ruoli di primo piano nel sistema museale italiano, tra cui la direzione del Castello di Miramare e, dal 2020, della Direzione Regionale Musei del Friuli Venezia Giulia.

Il suo percorso internazionale comprende una lunga esperienza a Gerusalemme, dove ha conseguito un dottorato alla Hebrew University e ha diretto il Nahon Museum of Italian Jewish Art. È inoltre un’autorità nel campo dell’arte ebraica e si è occupata attivamente di sostenibilità ambientale nei musei.
Francesco Sirano al Museo Archeologico Nazionale di Napoli. Archeologo con una solida esperienza nella tutela del patrimonio culturale. Già direttore per due mandati del Parco Archeologico di Ercolano, Sirano lavora dal 1999 come funzionario del Ministero della Cultura, operando a lungo nelle aree archeologiche della Campania.

Laureato con lode in lettere classiche, ha conseguito il diploma di specializzazione presso la Scuola archeologica italiana di Atene e un dottorato in archeologia a Napoli. Le sue principali aree di ricerca sono l’archeologia greco-romana, l’immagine e la cultura materiale.
Federica Rinaldi al timone del Museo Nazionale Romano. Archeologa e funzionaria del Ministero della Cultura dal 2010, ha lavorato a lungo nella tutela delle aree archeologiche venete e romane. In passato ha diretto il Museo Nazionale Concordiese di Portogruaro ed è stata responsabile dei siti archeologici di Concordia, Jesolo e Altino.

Dal 2017 è in servizio presso il Parco Archeologico del Colosseo, dove ha ricoperto ruoli di rilievo. La sua nomina rappresenta un ulteriore passo nella valorizzazione del patrimonio archeologico della Capitale.
Paola D’Agostino ai Musei Reali di Torino. Originaria di Napoli, è specialista in scultura antica e vanta una carriera internazionale. Ha lavorato in importanti istituzioni americane come il Metropolitan Museum di New York e la Yale University Art Gallery, prima di approdare nel 2015 al Museo Nazionale del Bargello, dove ha svolto un ruolo chiave nella sua valorizzazione.

Con una solida produzione scientifica alle spalle, ha curato mostre e convegni in diverse parti del mondo, contribuendo alla diffusione della cultura italiana all’estero.
Simone Quilici al Parco Archeologico del Colosseo. Architetto del paesaggio e direttore dal 2019 del Parco Archeologico dell’Appia Antica. Con una formazione all’Università La Sapienza e un dottorato in progettazione urbana e ambientale conseguito a Firenze, Quilici ha maturato una lunga esperienza nella valorizzazione dei percorsi culturali e religiosi, come la Via Appia e la Via Francigena.

Durante la sua direzione, ha introdotto strumenti multimediali e avviato restauri significativi, migliorando l’interazione tra i visitatori e il patrimonio archeologico.
Le polemiche sulle nomine
Nei giorni precedenti alla comunicazione ufficiale, il Ministro Giuli aveva espresso pubblicamente insoddisfazione per la rosa di candidati selezionati dalla commissione. In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera (poi non pubblicata, ma diffusa dallo stesso ministro sui social), aveva paventato l’idea di riaprire i bandi per le direzioni museali, affermando di non essere convinto dalle proposte, sia che si trattasse di profili nazionali che internazionali.
Tuttavia, nella serata del 16 luglio 2025, il Ministero della Cultura ha sciolto ogni riserva e ufficializzato le nomine. Con questa decisione, si apre una nuova fase per i musei italiani.