Leone d'Oro alla Carriera a Kim Novak, la "donna che visse due volte"
La musa di Hitchcock: "Essere riconosciuta per il mio lavoro in questo momento della mia vita è un sogno che si avvera. Farò tesoro di ogni momento trascorso a Venezia"

Algida, enigmatica, bellissima. Alla perfetta musa di Alfred Hitchcock, Kim Novak, andrà il Leone d'Oro alla Carriera. Indimenticata la sua interpretazione in "Vertigo", malamente tradotto in italiano - perdendo i sottotesti hitchcockiani - in "La donna che visse due volte".

A Kim Novak il Leone d'Oro alla Carriera
La decisione è stata presa dal Cda della Biennale, che ha fatto propria la proposta del direttore artistico della Mostra, Alberto Barbera.
"Una leggenda vivente che si è guadagnata il posto che le spetta nella storia, con il rispetto e la stima della critica cinematografica e dell'industria". Con queste parole il comitato artistico della Mostra del Cinema di Venezia, presieduto da Alberto Barbera, ha divulgato la notizia del riconoscimento.

"Sono profondamente profondamente commossa" nel ricevere il premio, le prime parole della ancora splendida 92enne chevive ritirata in Oregon, dipingendo in un ranch, dove protegge i cavalli. "Essere riconosciuta per il mio lavoro in questo momento della mia vita è un sogno che si avvera. Farò tesoro di ogni momento trascorso a Venezia. Mi riempirà il cuore di gioia" ha aggiunto.
La carriera e il ritiro
Ha 92 anni, è americana ma con radici ceche, e il suo vero nome è Marilyn Pauline Novak. Kim Novak ha avuto un’infanzia complessa: i suoi genitori desideravano che fosse una studentessa modello, mentre lei preferiva sognare ad occhi aperti. La sua straordinaria bellezza non passò inosservata, e questo la portò a intraprendere una carriera a Hollywood, intensa ma relativamente breve. A un certo punto, decise di ritirarsi dalle scene, scelta che in seguito ammise di rimpiangere. In un’intervista rilasciata al The Guardian nel 2021, confessò:
“Ero troppo fragile per la fama”.
Kim Novak è stata un volto iconico del cinema, in particolare tra gli anni Cinquanta e Sessanta, periodo in cui lavorò con alcuni dei più grandi registi della storia.
Il ruolo che l’ha resa immortale è quello nel film La donna che visse due volte (Vertigo, 1958), diretto da Alfred Hitchcock. Una pellicola talmente influente che, qualche anno fa, il British Film Institute l’ha incoronata come il miglior film di tutti i tempi.
Nel 1964 recitò in Baciami, stupido, una commedia degli equivoci diretta da Billy Wilder, mentre uno dei suoi primi successi risale al 1955 con Picnic, firmato da Joshua Logan. Nello stesso anno partecipò anche a L’uomo dal braccio d’oro, diretto da Otto Preminger e tratto dall’omonimo romanzo di Nelson Algren.
Un altro titolo da riscoprire è Le avventure e gli amori di Moll Flanders, diretto nel 1965 da Terence Young, che rappresenta uno degli ultimi film della sua carriera.
Dal 1980 Kim Novak ha abbandonato il cinema per dedicarsi a un'altra forma d'arte: la pittura.
"Dipingere è per me un modo per fermare i momenti che scorrono nella vita", ha raccontato.