La Via Francigena candidata al riconoscimento UNESCO. Giuli: "Straordinaria ricchezza culturale e spirituale"
A guidare l’iniziativa è il Ministero della Cultura, in collaborazione con sette Regioni: Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana (capofila) e Lazio

Un’antica via di pellegrinaggio, oggi simbolo di un’Italia che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici, si prepara a un passo storico: la candidatura della Via Francigena italiana a Patrimonio Mondiale dell’Umanità. L’annuncio ufficiale è avvenuto a Venezia, nell’ambito della quarta edizione del Festival delle Regioni e delle Province autonome, durante la presentazione del Protocollo di Intesa che segna l’avvio del processo di candidatura.
La Via Francigena candidata al riconoscimento UNESCO
A guidare l’iniziativa è il Ministero della Cultura, in collaborazione con sette Regioni – Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana (capofila) e Lazio – unite nel riconoscere il valore culturale, storico e spirituale di questo straordinario itinerario che, dai valichi alpini al cuore di Roma, attraversa oltre 1200 chilometri di paesaggi, borghi, monumenti e memorie collettive.
Il Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha definito il Protocollo come "un esempio virtuoso di cooperazione fra Stato e Regioni", sottolineando il carattere strategico del progetto, che rappresenta una sintesi perfetta tra tradizione e innovazione, tema scelto per l’edizione 2025 del Festival delle Regioni. In quest’ottica, la valorizzazione della Via Francigena non è solo un atto di tutela del patrimonio, ma anche una leva di sviluppo sostenibile, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
La candidatura, infatti, non riguarda soltanto il tracciato viario, ma un sistema culturale complesso: lungo il percorso si incontrano città storiche, insediamenti rurali, monasteri, chiese, ospizi, strutture difensive come torri e castelli, e antichi ponti che raccontano secoli di storia e di fede. Un patrimonio diffuso che intreccia paesaggio, architettura, spiritualità e accoglienza.
In attesa della valutazione
Il dossier di candidatura sarà ora valutato dalla Commissione nazionale italiana per l’UNESCO entro il 15 giugno 2025. Se approvato, verrà trasmesso al Centro del Patrimonio Mondiale per una prima analisi. Il traguardo finale potrebbe arrivare nel 2029, quando il Comitato del Patrimonio Mondiale sarà chiamato a esprimersi sul riconoscimento ufficiale.
“La Via Francigena, con la sua straordinaria ricchezza culturale, paesaggistica e spirituale, merita di essere riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’Umanità. Siamo pronti a percorrere, insieme, questo cammino”, ha concluso Giuli.