Oltre l’acqua

"La Palombella della vita", il primo romanzo di Massimiliano Mugnaini ispirato al pallanuotista Astarita

La storia è liberamente ispirata alla straordinaria parabola umana e sportiva dell’ex giocatore della Rari Nantes Florentia

"La Palombella della vita", il primo romanzo di Massimiliano Mugnaini ispirato al pallanuotista Astarita
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Giovedì 22 Maggio la Terrazza Rarini (Lungarno Ferrucci 24, Firenze) si è trasformata in un palcoscenico di emozioni, sport e memoria condivisa.

Protagonista della serata La Palombella della vita, il primo romanzo del giornalista Massimiliano Mugnaini, liberamente ispirato alla straordinaria parabola umana e sportiva dell’ex giocatore di pallanuoto della Rari Nantes Florentia, Matteo Astarita.

La Palombella della vita

Un racconto autentico, che mescola fatica e sogno, cloro e cuore, pallanuoto e vita vissuta. A presentare il volume, accanto all’autore, il Presidente della Rari, Andrea Pieri accompagnato per l’occasione da un ospite d’eccezione: Giancarlo Antognoni, storico numero dieci della Fiorentina, simbolo di talento e lealtà sportiva. Un incontro tra due mondi, uniti dalla passione e dal valore dell’esempio.

La presentazione con Giancarlo Antognoni e gli altri ex viola Alberto Di Chiara e Mario Faccenda assieme all'autore e il moderatore Gaetano D'Arienzo (Giornalista di Italia 7)

Il libro e l'autore

Il giornalista toscano Massimiliano Mugnaini, volto noto dell’emittente TV Italia 7 e collaboratore di Dazn, si spoglia dei panni del cronista e arriva in libreria con il suo primo lavoro editoriale che unisce lavoro e passione per lo sport, la pallanuoto in questo caso, dal titolo: “La Palombella della vita" (Editore, I libri di Mompracem).

Massimiliano Mugnaini

Un romanzo di forza e coraggio tratto da una storia vera, che va oltre l’acqua e si bagna di speranza, quella del protagonista Gabriele. Da numero uno assoluto delle piscine italiane, il campione si ritrova infatti a combattere la battaglia contro un cancro al cervello.

"Sin dai tempi del Liceo - ha spiegato l'autore - volevo scrivere un libro, ma non era ancora giunto il momento, finché non ho perso una collaborazione professionale per me importante, soprattutto dopo tanti sacrifici. Mosso da speranza e coraggio, proprio come il protagonista Gabriele, allora ho pensato che non potevo più tirarmi indietro, anche per provare a ripartire".

"Con il tempo - ha aggiunto Mugnaini - sono arrivate altre collaborazioni, ma ormai la decisione era presa: lo dovevo a me stesso e all'amico-atleta che ha accettato di raccontarmi la sua parabola di vita, presa spesso a pallonate con quel suo tiro di sinistro che non dava quasi mai scampo al portiere. Ma talvolta da affrontare con pazienza e dolcezza, le caratteristiche anche della palombella, il pallonetto della pallanuoto".

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