Il Sarcofago degli Sposi torna a splendere: al via il nuovo restauro del capolavoro etrusco
Al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia prende il via un'importante campagna di restauro e valorizzazione dell’opera simbolo, con il sostegno di un mecenate privato e un approccio all’insegna dell’innovazione e della condivisione con il pubblico.

Venerdì 16 maggio 2025, alle ore 12.00, il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia a Roma ha ospitato una conferenza stampa dedicata all’avvio del restauro del celebre Sarcofago degli Sposi, autentico emblema dell’arte etrusca risalente a circa 2.500 anni fa. All’evento sono intervenuti importanti rappresentanti del Ministero della Cultura, tra cui il Direttore generale Musei Massimo Osanna, la Direttrice del Museo Luana Toniolo, il Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro Luigi Oliva, e il Presidente della Banca Popolare del Cassinate Vincenzo Formisano, sostenitore economico del progetto.
Il Sarcofago degli Sposi torna a splendere
Quest’opera, tra le più iconiche del museo romano, ha una storia profondamente legata alla figura di Felice Barnabei, fondatore del Museo, che nel 1881 acquistò per 4.000 lire ben 400 frammenti di terracotta rinvenuti a Cerveteri, nella celebre necropoli della Banditaccia. Questi frammenti, ricomposti con pazienza e competenza, diedero forma a un monumento funebre unico: una grande urna a forma di kline, con sopra una coppia di sposi semidistesi, immortalati nell’atto di partecipare a un banchetto.

A oltre cento anni dal primo intervento di restauro e dopo più di cinquant’anni dall’ultima manutenzione significativa, l’opera è ora al centro di un nuovo progetto che non prevede solo il restauro fisico, ma anche un programma completo di conservazione e valorizzazione. Il lavoro si svolge in collaborazione con l’Istituto Centrale per il Restauro, grazie anche al contributo della Banca Popolare del Cassinate, attraverso lo strumento dell’Art Bonus.
“Il restauro del Sarcofago degli Sposi – ha dichiarato Alfonsina Russo, Capo Dipartimento per la Valorizzazione del patrimonio culturale – è un esempio virtuoso di sinergia tra enti pubblici e privati, che consente non solo la tutela di un bene prezioso, ma anche l’opportunità di avvicinare il pubblico a ciò che normalmente resta nascosto dietro le quinte.”
Un importante intervento
Massimo Osanna ha sottolineato come i musei contemporanei siano ormai spazi dinamici, dove conservazione, ricerca e fruizione si integrano in modo sempre più consapevole. Il cantiere di restauro sarà infatti visibile al pubblico ogni martedì e giovedì dalle 10 alle 13: una scelta che permette ai visitatori di osservare da vicino il lavoro dei restauratori.

Luana Toniolo, direttrice del Museo, ha illustrato i dettagli del primo intervento, che riguarderà la porzione inferiore del sarcofago, quella corrispondente alle gambe dei due sposi. Il progetto, frutto di un lungo studio, integra tecnologie digitali e metodologie conservative avanzate, per garantire il massimo rispetto della materia originale e dei precedenti restauri storicizzati.
Il Direttore dell’Istituto Centrale per il Restauro, Luigi Oliva, ha ricordato come l’ICR segua da anni la cura di questa straordinaria opera, sperimentando metodologie d’avanguardia per valorizzare il patrimonio etrusco nel rispetto della sua unicità.
Infine, il mecenate Vincenzo Formisano ha espresso l’orgoglio della Banca Popolare del Cassinate per aver contribuito alla realizzazione di un progetto che unisce arte, storia e impegno civile: “Investire nella cultura è una scelta strategica. Restituire bellezza e conoscenza al pubblico è il miglior modo per celebrare il nostro patrimonio.”