Giovedì parte Noos, il nuovo programma di Alberto Angela: primo ospite Harrison Ford
La nuova serie in sei puntate dedicata alla divulgazione scientifica. L'80enne attore di Hollywood sarà al cinema dal 28 giugno con l'ultimo capitolo di Indiana Jones
Chi temeva un'estate senza SuperQuark, compagnia storica degli italiani nelle serate più calde, può tirare un sospiro di sollievo. E' in arrivo, infatti, la nuova serie in sei puntate di Rai Cultura dedicata alla divulgazione scientifica e ai diversi campi della conoscenza: si chiamerà Noos e andrà in onda dal prossimo giovedì 29 giugno 2023, dalle 21,25 su Rai 1. Super-ospite della prima puntata l'attore Harrison Ford che tra pochi giorni tornerà al cinema con l'ultimo film di Indiana Jones.
Giovedì parte Noos, il nuovo programma di Alberto Angela
Per quanto riguarda il nome del programma, Noos, forma arcaica del termine nous, in greco antico questa parola aveva diverse sfumature di significato, ma in primo luogo voleva dire intelletto.
La scelta del termine, come raccontato da Prima Torino, vuole essere anche un tributo al padre Piero Angela che nel 1998 aveva condotto un programma intitolato Viaggio nel cosmo, nel quale era presente un'astronave virtuale che portava lo stesso nome, all'epoca Piero Angela aveva spiegato:
"L'abbiamo chiamata Noos, che in greco antico significa pensiero. Con lei potremo appunto spostarci alla velocità del pensiero da un punto all'altro dell'universo".
Venticinque anni dopo Noos riparte nel punto esatto in cui si era fermato Piero Angela, come spiega lo stesso Alberto su Instagram:
"Come vi anticipavo, non si chiamerà SuperQuark, quello è il programma di Piero e resterà suo per sempre. Ho quindi pensato a quale fosse il nome più adatto e la soluzione mi è venuta in mente ricordando con affetto un particolare del programma 'Viaggio nel Cosmo', che assieme a mio padre abbiamo realizzato nel 1998. In quel programma, mio padre viaggiava tra i pianeti e nel cosmo a bordo di un’astronave. Quell’astronave si chiamava Noos".
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Il primo ospite sarà Harrison Ford (da domani al cinema con Indiana Jones)
Anche in questo caso, il programma è concepito come un contenitore di documentari e interviste. Gli argomenti spazieranno dalla medicina, alla biologia, senza tralasciare l'archeologia, la paleontologia, l'ambiente e la tecnologia.
Il focus rimane quello dei servizi dedicati alle novità scientifiche spiegate come sempre in maniera comprensibile anche grazie al lavoro di uno storico gruppo di autori al quale si sono aggiunte anche nuove collaborazioni.
Tra gli ospiti fissi del programma ci saranno lo storico Alessandro Barbero (già collaboratore di Piero), l'astronauta Samantha Cristoforetti, lo scrittore Carlo Lucarelli e l'esperto di geopolitica Dario Fabbri.
Il vero super-ospite della prima puntata, tuttavia, sarà nientepopodimeno che l'attore statunitense Harrison Ford.
"Volevo tanto incontrarlo - ha dichiarato Alberto Angela in un'intervista a La Repubblica - per chiunque abbia la mia età, si occupi di storia, ami l’avventura, Indiana Jones-Harrison Ford è un simbolo, ha formato generazioni di archeologi.
Ho incontrato l’uomo e insieme il pianeta Harrison Ford, l’attore che ha lavorato con i più grandi registi, che ha girato film indimenticabili: American graffiti, la saga di Indiana Jones e di Star wars, Blade runner, Il fuggitivo, Witness-Il testimone - prosegue - Non ha mai vinto l’Oscar, è stato candidato tante volte: chi, più di lui, l’avrebbe meritato? Credo che sia uno degli attori che abbia fatto guadagnare di più Hollywood. Al di là di questo, è una persona splendida".
Harrison Ford, all'età di 80 anni, si prepara a tornare sul grande schermo da domani, mercoledì 28 giugno 2023: "Indiana Jones e il Quadrante del Destino", infatti, uscirà in tutti i cinema d'Italia quindici anni dopo l'ultima volta (nel 2008 era stato rilasciato "Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo").
Al Taormina Film Fest, insieme a Phoebe Waller-Bridge e il supercattivo Mads Mikkelsen, Harrison Ford ha presentato il suo film in antemprima:
"Io, Steven e George abbiamo sempre avuto l’ambizione di portare a Indiana Jones qualche aspetto nuovo. In questo film introduciamo la mia pensione e questa storia porta tutti e cinque i capitoli a una bella conclusione. Un quasi finale. Non un cliffhanger, come si faceva negli anni 50. Era il modo giusto per porre fine alla saga. Al pubblico chiediamo l’investimento emotivo di vedere per l’ultima volta Indiana Jones, Il nostro lavoro l’abbiamo fatto".