Cinema al collasso: più del 70% dei lavoratori senza occupazione
"Ormai da un anno il settore del cinema e dell'audiovisivo vive nell'incertezza del suo futuro. Servono regole chiare e costanti", protestano le associazioni di categoria

Il settore del cinema e dell'audiovisivo italiano è al collasso. Questo il disperato grido d'allarme di una ventina di associazioni di categoria - tra cui 100Autori, Anac e Air3 - che hanno lanciato un appello al governo evidenziando la crisi in essere d'altre un anno con gravi conseguenze su occupazione e produzione.
Il grido d'allarme per salvare il cinema
"Ormai da un anno il settore del cinema e dell'audiovisivo vive nell'incertezza del suo futuro - si scrive nella lettera delle associazioni -. Questo è un lavoro da cui dipendono famiglie intere, eppure più del 70% delle maestranze, attori e autori sono senza occupazione, molti da più di un anno, quasi tutti senza prospettive di lavoro davanti a sé. Ogni giorno in più di rimando è un pezzo del settore che sparisce per sempre".
"Le regole del nuovo tax credit e dei finanziamenti selettivi, con una brusca interruzione all'evoluzione del settore, hanno reso impossibile l'accesso alla maggioranza delle piccole e medie produzioni relegando la possibilità produttiva solo a pochi eletti - prosegue la protesta delle associazioni -. Il cinema indipendente è a rischio estinzione, quel cinema da dove provengono i nuovi autori attraverso i quali si costruisce e si preserva il futuro culturale del nostro Paese, che è anche ispirazione per il resto del mondo".
"Da crisi dell'occupazione si è giunti rapidamente a una crisi culturale - si conclude nella lettera appellandosi alle amministrazioni -. È urgente che il Governo e le Istituzioni rispondano alle necessità del settore cinematografico e audiovisivo con la massima priorità per avere regole chiare e costanti che possano permettere a tutti i soggetti coinvolti di operare democraticamente in condizioni di certezza e stabilità. Non possiamo permetterci di aspettare oltre: il settore ha bisogno di risposte concrete".
Chi ha firmato la petizione
A firmare la petizione sono 100Autori (Associazione dell'Autorialità Cinetelevisiva), Aic (Autori Italiani della Cinematografia), Air3 (Associazione Italiana Registi), Aitr (Associazione Italiana Tecnici di Ripresa), Aits (Associazione Italiana Tecnici del Suono), Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), Apai (Associazione del Personale di Produzione Audiovisivo), Apci (Associazione Pittori Cinematografici Italiani), Cacao (Comparto Audiovisivo e Cinema Auto Organizzato Puglia), Ccs (Collettivo Chiaro Scuro), Doc.it (Associazione Documentaristi Italiani), Emic (Associazione Elettricisti e Macchinisti Italiani), Rcas (Rete Cine-Audiovisivo Sicilia), Rcp (Rete Cinema Piemonte), Rcs (Rete Cinema Sociale), Mujeres nel Cinema (Associazione di donne nel cinema e nell'industria dell'audiovisivo), #Satdc (comitato #Siamoaititolidicoda), Ueci (Unione Esercenti Cinematografici Italiani) e Wgi (Writers Guild Italia).