Da oggi Casa Balla è ufficialmente proprietà dello Stato italiano. Il Ministero della Cultura ha infatti sottoscritto, il 14 ottobre 2025, l’atto di acquisizione della celebre abitazione-studio di Giacomo Balla, situata in via Oslavia 39B a Roma, nel quartiere Della Vittoria.
È la casa in cui il maestro del Futurismo visse e lavorò dal 1929 fino alla sua morte, nel 1958, e che rappresenta uno dei più affascinanti esempi di “opera totale” del Novecento, dove arte, vita quotidiana e sperimentazione si fondono in un’unica visione estetica.
Casa Balla diventa museo nazionale
L’atto è stato firmato dal Direttore generale Musei, Massimo Osanna, alla presenza del notaio Clarissa Fonda e del Capo del Dipartimento per la Tutela del Patrimonio culturale, Luigi La Rocca. L’acquisizione è stata condotta dal Ministero attraverso la Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, con il supporto della Soprintendenza Speciale di Roma, nell’ambito dei Piani triennali d’investimenti 2022–2024 e 2023–2025.

Il valore complessivo dell’operazione è di 6,9 milioni di euro: 6 milioni destinati all’acquisto delle opere d’arte e degli arredi e 900 mila euro per l’immobile vero e proprio. L’acquisizione comprende anche i diritti d’autore, garantendo così allo Stato la piena titolarità sull’intero patrimonio artistico e concettuale della casa.
Un laboratorio vivente di Futurismo
Con l’ingresso di Casa Balla nel patrimonio statale, il Sistema museale nazionale si arricchisce di un nuovo e prezioso tassello: un luogo unico nel suo genere, che racconta dall’interno l’universo creativo del maestro futurista. Ogni stanza, ogni parete, ogni oggetto e mobile è parte integrante della sua poetica: un’esplosione di colori, forme geometriche e sperimentazioni che riflettono la visione di Balla e delle sue figlie, Luce ed Elica, anch’esse artiste.

Casa Balla non è solo una dimora, ma un manifesto tridimensionale del Futurismo, movimento che ha rivoluzionato l’arte italiana ed europea del primo Novecento. L’intenzione del Ministero è ora quella di trasformarla in un museo nazionale aperto al pubblico, dove visitatori e studiosi possano immergersi nell’estetica di uno dei protagonisti assoluti dell’avanguardia italiana.
“È una giornata speciale – ha dichiarato Luigi La Rocca, Capo del Dipartimento per la Tutela del Patrimonio culturale –. Dopo una lunga fase istruttoria e procedurale, oggi il Direttore generale dei Musei ha sottoscritto l’atto di acquisto della casa in cui ha vissuto Giacomo Balla fino al 1958. L’immobile è stato acquisito insieme ai suoi arredi e alle opere realizzate dall’artista, che rimarranno al loro posto. Diventerà un nuovo museo nazionale, una casa-museo dedicata a questo grande esponente del Futurismo, movimento al quale, insieme a tutta l’arte del Novecento, il Ministero sta riservando una particolare attenzione”.
Soddisfazione anche da parte di Massimo Osanna, Direttore generale Musei del MiC:
“È un giorno importante: Casa Balla diventa museo nazionale. Una dimora unica, in cui ogni oggetto e ogni colore raccontano l’energia creativa di Giacomo Balla, entra a far parte del patrimonio dello Stato. Il compito che ci attende – aggiunge – è renderla pienamente accessibile al pubblico, accompagnando i visitatori alla scoperta di un capitolo fondamentale dell’arte del Novecento: il Futurismo e la sua eredità”.
Una nuova vita per un simbolo dell’arte italiana
La casa-museo diventerà un punto di riferimento per studiosi, appassionati e turisti, offrendo un’esperienza immersiva nella creatività visionaria di Balla e nella sua idea di arte come vita, luce, movimento e libertà.