Nel 2025 è Agrigento

Capitale italiana della Cultura 2027: le dieci finaliste

Le dieci finaliste presenteranno i loro progetti il 25 e 26 febbraio: la vincitrice proclamata entro fine marzo

Capitale italiana della Cultura 2027: le dieci finaliste
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Dieci città in corsa, ciascuna con le proprie ricchezze e bellezze. Il Ministero della Cultura ha reso noto che la Giuria per la selezione della città Capitale italiana della Cultura 2027, presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto i 10 progetti finalisti dopo aver esaminato le 17 candidature pervenute.

Capitale italiana della Cultura 2027: chi sono le dieci finaliste

Parteciperanno, dunque, alla fase finale della selezione i seguenti Comuni:

  1. Alberobello (provincia di Bari, Puglia) “Pietramadre”
  2. Aliano (provincia di Matera, Basilicata) “Terra dell’altrove”
  3. Brindisi (Puglia) “Navigare il futuro”
  4. Gallipoli (provincia di Lecce, Puglia) “La bella tra terra e mare”
  5. La Spezia (Liguria) “Una cultura come il mare”
  6. Pompei (provincia di Napoli, Campania) “Pompei Continuum”
  7. Pordenone (Friuli Venezia Giulia) “Pordenone 2027. Città che sorprende”
  8. Reggio Calabria (Calabria) “Cuore del Mediterraneo”
  9. Sant’Andrea di Conza (provincia di Avellino, Campania) “Incontro tempo”
  10. Savona (Liguria) “Nuove rotte per la cultura”.

Quando verrà scelta la Capitale della cultura 2027

Le finaliste verranno convocate per le audizioni pubbliche il 25 e 26 febbraio 2025. Sarà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla Giuria.

La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 28 marzo 2025. Alla città vincitrice verrà assegnato un contributo finanziario di un milione di euro per realizzare le iniziative e gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura.

Per il 2025 è Agrigento

Per l'anno in corso, invece, la capitale della cultura è Agrigento. La cerimonia di inaugurazione dell'anno culturale si è svolta nei giorni scorsi.

“Agrigento - ha osservato il Ministro Alessandro Giuli - ha l’opportunità di divenire il cardine della rinascita di un territorio ricco di complessità, prodotto dalle innumerevoli civiltà che in millenni di storia vi sono fiorite, sfiorite e rifiorite. Ciascuna di esse ha portato il proprio contributo originale, facendo di Girgenti il modello di una Sicilia orgogliosamente speciale e al tempo stesso schierata in prima linea, con le sue straordinarie personalità istituzionali, nella lotta contro la rarefazione del senso dello Stato che affligge i nostri tempi presenti e passati”.

“Agrigento – ha detto ancora il Ministro - può finalmente interpretare il senso di una memoria continentale condivisa e farne il fermento di un ritrovato benessere individuale e di crescita collettiva, contribuendo così allo sviluppo armonioso del territorio e della coscienza civile di chi lo abiterà dopo di noi”.

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