Capitale italiana del libro 2026: le 11 città in corsa per il titolo
Dal Piemonte alla Calabria, i Comuni che scommettono sulla cultura e sulla lettura per conquistare il titolo e un finanziamento di 500 mila euro

Lettura, cultura e valorizzazione del territorio: sono questi gli ingredienti alla base della candidatura al titolo di Capitale italiana del libro 2026, un riconoscimento sempre più ambito che ogni anno premia l’impegno di una città italiana nella promozione della cultura editoriale. Il Ministero della Cultura ha annunciato che sono 11 i Comuni che hanno ufficialmente presentato la propria candidatura entro la data di scadenza del bando, fissata al 26 maggio 2025.
Le città in lizza
Le località che si contenderanno il prestigioso titolo arrivano da ogni angolo d’Italia, dimostrando quanto sia diffuso e vivo l’interesse verso la lettura come strumento di crescita civile e sociale. Ecco l’elenco completo dei Comuni candidati:
- Avezzano (L'Aquila)
- Belvedere Marittimo (Cosenza)
- Carmagnola (Torino)
- Nardò (Lecce)
- Perugia
- Pianezza (Torino)
- Pistoia
- San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno)
- Soncino (Cremona)
- Squillace (Catanzaro)
- Tito (Potenza)
Città di medie e piccole dimensioni che vedono in questa candidatura una concreta opportunità per rilanciare il proprio patrimonio culturale e coinvolgere attivamente le comunità locali.
Come sarà scelta la vincitrice
Il processo di selezione è affidato a una giuria composta da cinque esperti indipendenti, figure autorevoli nel panorama culturale e editoriale italiano, nominate annualmente dal Ministero della Cultura. La giuria, assistita da una segreteria tecnica, analizzerà attentamente i dossier presentati dai Comuni e, entro il 15 settembre 2025, individuerà fino a 10 progetti finalisti.
I rappresentanti delle città selezionate saranno poi convocati per un incontro pubblico in cui avranno l’occasione di approfondire e presentare le proprie proposte culturali. Questo confronto diretto rappresenta un momento cruciale, in cui i territori possono raccontare la propria visione del ruolo del libro e della lettura come motore di trasformazione sociale.
Infine, entro il 15 ottobre 2025, la giuria presenterà al Ministro della Cultura la proposta definitiva, ovvero il nome della città candidata a diventare la Capitale italiana del libro 2026.
Un anno da protagonisti, con 500 mila euro di contributo
La città vincitrice non riceverà soltanto visibilità e prestigio, ma potrà contare su un contributo economico di 500.000 euro, messo a disposizione dal Ministero. Le risorse saranno destinate alla realizzazione del programma culturale previsto nel dossier, che includerà festival, incontri con gli autori, laboratori di lettura, attività nelle scuole e progetti di inclusione sociale attraverso i libri.
L’obiettivo è chiaro: promuovere la lettura non come gesto individuale, ma come pratica collettiva, capace di rafforzare l’identità culturale dei territori e di creare nuove forme di partecipazione cittadina.
Un albo d’oro in crescita
Dalla sua istituzione, il titolo di Capitale italiana del libro ha già valorizzato realtà molto diverse tra loro, da nord a sud del Paese. Le città che si sono aggiudicate il titolo negli anni precedenti sono:
- Chiari (2020)
- Vibo Valentia (2021)
- Ivrea (2022)
- Genova (2023)
- Taurianova (2024)
- Subiaco (2025) – attualmente detentrice del titolo e nota per la sua antica tradizione tipografica.

A queste si aggiungerà, a breve, la Capitale del libro 2026, una nuova protagonista che avrà l’onore – e la responsabilità – di tenere alta la bandiera della lettura in Italia.