Dieci poster realizzati da altrettanti artisti internazionali per lanciare un messaggio chiaro e forte contro il femminicidio e ogni forma di violenza di genere.
L’iniziativa, promossa dall’associazione 4 Tomorrow attraverso il progetto Poster For Tomorrow – giunto alla sua tredicesima edizione – è realizzata in collaborazione con Diffondiamo idee di valore, il festival Conversazioni sul Futuro e Amnesty International Italia. Fra le grafiche più incisive spiccano un grande “NO” rosso su sfondo nero con la scritta “no means no”, o il volto di una donna con uno scotch rosso sulla bocca e la frase “stop killing women”.
“Stop Killing Women”: 10 poster per dire no al femminicidio
La campagna di sensibilizzazione, intitolata “Stop Killing Women – Basta uccidere le donne”, è stata pensata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il 25 novembre. L’iniziativa è aperta a enti pubblici e privati, associazioni, fondazioni, scuole, università, accademie, biblioteche e centri culturali di tutto il Paese, con l’obiettivo di diffondere un messaggio forte e immediatamente riconoscibile.
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Un concorso globale per combattere la violenza
Il concorso, coordinato dal graphic designer e art director Hervé Matine, ha affrontato un tema di drammatica attualità: il femminicidio. La risposta è stata ampia e internazionale: oltre settemila artisti provenienti da circa cento Paesi hanno partecipato, con i dieci vincitori selezionati durante l’edizione 2024 del festival Conversazioni sul Futuro di Lecce.
Questi poster hanno un duplice scopo: da un lato, mobilitare visivamente l’opinione pubblica contro la violenza sulle donne; dall’altro, stimolare una riflessione collettiva sfruttando la forza evocativa delle immagini. Tutti i materiali saranno disponibili gratuitamente per chi desidera stamparli e affiggerli: basterà inviare una mail e richiedere i file digitali.
“La campagna mira a sensibilizzare e a stimolare una riflessione collettiva, sfruttando la potenza evocativa delle immagini per scuotere le coscienze e promuovere un cambiamento culturale”, spiegano Matine e Gabriella Morelli, presidente di Diffondiamo idee di valore e direttrice del festival.
Immagini che parlano
Le grafiche scelte per la campagna sono potenti e dirette: c’è il volto di una donna con uno scotch rosso sulla bocca e la scritta “stop killing women”, un grande “NO” rosso con la frase “no means no”, il mezzobusto di un uomo con la cravatta trasformata in mazza da baseball e la scritta “stop femicide”, lo zerbino di una casa con la parola “hellcome”, e la foto di un paesaggio in cui una donna è stata rimossa e sostituita dalla frase “we miss you”.
Un tema di drammatica attualità
La campagna si basa su dati drammatici: secondo le Nazioni Unite, ogni anno circa 85.000 donne e ragazze vengono uccise intenzionalmente nel mondo, più della metà per mano di partner o familiari. Il numero reale di femminicidi è difficile da stimare, a causa delle diverse modalità di registrazione e delle indagini in corso nei vari Paesi. Tuttavia, l’urgenza di sensibilizzare l’opinione pubblica resta altissima, e la creazione di poster visivi rappresenta uno strumento efficace per attirare l’attenzione su questa emergenza sociale, soprattutto in prossimità del 25 novembre.
Artisti internazionali per un messaggio globale
I dieci poster sono firmati da artisti di tutto il mondo: Edward Coffey (Australia), Natalia Csala (Ungheria), Massimo Dezzani (Italia), Nihat Dursun (Turchia), Ricardo Garla (Brasile), Aleksandra Kortas (Polonia), Raphaëlle Martin (Germania), Rita Reis (Portogallo), Christopher Scott (USA) e Chia Hsiang Lee (Taiwan).
Chiunque voglia aderire alla campagna può richiedere gratuitamente i materiali digitali scrivendo a: stopkillingwomen@conversazionisulfuturo.it. L’iniziativa invita tutti a partecipare attivamente, trasformando le immagini in strumenti di sensibilizzazione e impegno sociale.