Volantino omofobo di Forza Nuova nel Pisano: "Lajatico ha bisogno di figli non di omosessuali"
L'attacco di Forza Nuova perché nel piccolo paesino toscano l'anno prossimo non si farà la classe di prima media. Ferma condanna dell'accaduto: "Un gesto ignobile e vile"
E' una polemica rovente quella emersa a Lajatico, un piccolo Comune Pisano di poco più di miAbbiamo bisogno lle abitanti finito al centro del dibattito nazionale per un volantino omofobo diffuso da Forza Nuova:
"Lajatico ha bisogno di figli non di omosessuali".
Forza Nuova a Lajatico: "Figli, non omosessuali"
Ma per quale motivo è stato realizzato un manifesto tanto aggressivo? Come raccontato da Prima Firenze, la forte polemica di Forza Nuova ha riguardato una decisione presa dal sindaco Alessio Barbafieri.
Il primo cittadino di Lajatico, infatti, ha scelto di non fare l'anno prossimo la classe di prima media considerando il fatto che dalla quinta elementare di quest'anno usciranno pochi bambini. A seguito di questa decisione, Forza Nuova è partita all'attacco col volantino omofobo.
La ferma denuncia dell'accaduto
Nell'immediato, i sindaci della Valdera, una zona della provincia di Pisa, hanno fermamente condannato il fatto:
"Condanniamo con fermezza e indignazione il volantino omofobo diffuso da Forza Nuova nel nostro territorio nel quale viene attaccato il sindaco di Lajatico e lo consideriamo un gesto vergognoso e inaccettabile. Il nostro territorio è caratterizzato da un forte senso di comunità e rispetto per la persona e non tollereremo che questi valori vengano calpestati da forze politiche che provano in qualunque modo a seminare odio e divisione".
In breve tempo la notizia è divenuta virale non solo nel Comune pisano, ma anche in tutta la Toscana e non solo. Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale, si è espresso così in una nota:
"A Lajatico a causa dei pochi bambini in uscita dalle elementari l'anno prossimo non si farà la classe di prima media. Un gruppo neofascista, sta usando questo problema per attaccare il sindaco Alessio Barbafieri con dei volantini omofobi e indegni, dando la colpa della chiusura della scuola alle persone omossessuali.
Vorrei esprimere ad Alessio la mia solidarietà politica e soprattutto umana. Questo è un attacco ignobile, vile, e spero che tutte le forze politiche si dissocino ed esprimano la solidarietà ad Alessio. Perché questa non è una critica politica ma è solo omofobia della peggior specie. E va combattuta ogni giorno".
Alle parole del presidente del Consiglio di Regione Toscana, si sono poi aggiunte quelle dell'assessore regionale Alessandra Nardini:
"Nessun silenzio è ammissibile, nessuno strizzi l'occhio agli omofobi e ai fascisti. Reagiamo uniti, non possiamo tollerare tutto questo. Ecco a cosa serviva la Legge Zan, ecco perché non ci fermeremo nel chiedere una legge contro l'odio.
Ecco a cosa servono i percorsi di educazione al rispetto, alla parità e alle differenze nelle scuole: a proteggere le giovani generazioni da stereotipi, pregiudizi e discriminazioni, a sradicarli nella società. Come Regione Toscana continueremo a combattere ogni giorno qualsiasi forma di discriminazioni, a partire da quelle per orientamento sessuale e identità di genere.
Questo ennesimo episodio pone ancora una volta una questione che non può più essere ignorata e rimandata, ossia la necessità democratica di sciogliere i movimenti neofascisti e neonazisti. Non ci può essere spazio per tutto questo in un Paese che si riconosce nei valori dell'antifascismo e della Resistenza da cui è nata la nostra Costituzione. La politica agisca".