Violenze domestiche contro madri e figli: storie di bambini eroi che hanno fatto arrestare padri violenti
Prato, Cremona, Reggio Emilia: inferni domestici diversi ma simili, dove a squarciare il velo sono stati proprio le vittime più piccole
In un contesto nazionale che continua, imperterrito, a restituire storie di femminicidi pressoché quotidiani, non si può e dimenticare l'altra piaga: quella della violenza sulle donne e il dramma dei figli che la osservano o subiscono a loro volta.
A squarciare il velo di un inferno domestico, a Prato, è stato il figlio minorenne di una coppia. Il ragazzino, terrorizzato, ha telefonato alle autorità mentre in casa si consumavano le ennesime violenze da parte del padre, a danno della madre. Salvando, di fatto, la donna.
A Cremona, arrestato un padre che si è scagliato per anni contro la moglie e i figli, finalmente la donna ha trovato la forza di dire "basta".
Medesima sorte di una mamma con i suoi figli a Reggio Emilia, chiusi in casa dal padre, dopo averli picchiati. Anche in questo caso a comporre il numero unico delle emergenze e chiedere aiuto è stato uno dei ragazzini.
Picchia la madre: il figlio minorenne lo fa arrestare
A chiamare le forze dell'ordine è stato il figlio minore. Con un filo di voce, impaurito e scosso, il ragazzo ha raccontato di un litigio in corso tra i propri genitori. Nel frattempo si era rifugiato nella sua camera da letto, per paura che la violenza del padre si riversasse anche contro di lui. Alle ore 00:30 del 27 settembre 2024, la Polizia di Stato è così intervenuta nell'abitazione di Prato.
Come racconta Prima Firenze, sul posto sono arrivate tempestivamente le volanti mentre gli operatori della Centrale hanno continuato a tenere contatti telefonici con il minore per rassicurarlo e allo stesso tempo acquisire informazioni utili. I poliziotti sono riusciti a farsi aprire la porta dall'uomo che non si è mostrato per niente collaborativo, scagliandosi anche contro gli agenti e rifiutandosi di fornire i documenti di identificazione.
Vinta la resistenza del 39enne peruviano, gli agenti hanno soccorso la moglie, connazionale del marito, e i figli minori, rispettivamente di 15 e 8 anni, entrambi visibilmente impauriti e scossi per la lite dai toni violenti. La vittima ha riferito come fosse stata minacciata e di aver subito maltrattamenti, prevalentemente di natura psicologica, da parte del marito, tanto in quell'occasione come nel passato. Aveva già sporto una querela.
Il padre è stato arrestato in flagranza di reato di maltrattamenti in famiglia.
Una situazione che ricorda quanto accaduto nelle scorse ore in provincia di Frosinone. Due fratellini, di circa 10 anni, hanno salvato la madre dalle violenze paterne che si stavano consumando nella loro abitazione di Ferentino, nella serata di sabato 28 settembre 2024.
Mentre uno dei due ha preso lo smartphone, chiamando il numero delle emergenze, l'altro si è frapposto fra la mamma e il padre, per difenderla, nel tentativo di contenere la violenza. L'uomo è stato arrestato.
Chiusi in casa dal padre dopo le violenze: situazione fotocopia a Reggio Emilia
Domenica 29 settembre 2024, poco dopo le 5.30, i carabinieri hanno fatto irruzione in un'abitazione di Scandiano, provincia di Reggio Emilia. Ad allertare le autorità, anche in questo caso, il figlio minore di una donna vittima di violenze.
Come racconta Prima Reggio Emilia, l'uomo, prima avrebbe picchiato la moglie, allontanandosi dopo averle sottratto cellulare, documenti e chiavi di casa. Dopo alcune ore sarebbe tornato e avrebbe chiuso a chiave dentro casa moglie e figli.
La 42enne ha formalizzato la denuncia, all'arrivo dei carabinieri, con le accuse di lesioni personali aggravate, maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona. Ciò ha consentito di arrestare il 31enne scandianese, padre e marito autore delle violenze.
Incubo familiare a Cremona
Chiude questa carrellata degli orrori, quanto accaduto nella sera di giovedì 26 settembre 2024, in provincia di Cremona. I Carabinieri della Stazione di Sospiro hanno arrestato un uomo per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate rivolte nei confronti della moglie e dei figli. Il Tribunale di Cremona ha emesso l'ordine della misura cautelare in carcere.
Come riporta Prima Cremona, secondo quanto raccolto nell'impostazione accusatoria accolta dal GIP del Tribunale di Cremona l'indagato, fin dal 2006, aveva iniziato ad adottare dei comportamenti violenti nei confronti della moglie, protratti nel tempo fino ad agosto di quest'anno. Durante gli episodi di violenza rivolti alla moglie, il marito avrebbe provocato alla coniuge, in almeno una occasione, delle lesioni. L'ultima aggressione risale ad un pomeriggio di agosto, quando il marito si è scaraventato contro la coniuge colpendola ripetutamente con calci, pugni e schiaffi, procurandole delle lesioni e delle fratture.
A seguito dell'aggressione la moglie si è diretta in ospedale dove ha ricevuto una prognosi di vari giorni che l'ha convinta a sporgere denuncia. In quell'occasione nella loro abitazione erano intervenuti i Carabinieri della Stazione di Sospiro ed avevano verificato che, prima dell'accaduto, moglie e figli erano stati sottoposti a percosse, schiaffi e strattoni nei due giorni precedenti. La situazione all'interno delle mura domestiche era ormai invivibile.
Scattata la denuncia sono stati raccolti gli indizi di colpevolezza rivolti a carico dell'uomo, necessari per richiedere l'emissione di una misura cautelare. A seguito dell'attività d'indagine, il Giudice per le Indagini Preliminari ha valutato le prove ed ha emesso l’ordinanza con cui ha disposto la custodia cautelare in carcere, immediatamente eseguita dai Carabinieri nella sera di ieri, giovedì 26 settembre 2024.