Incredibile a Verona

Shock a scuola: 14enne punta una pistola alla schiena di una compagna di classe

Nello stesso giorno un coetaneo aveva introdotto un coltello nell'istituto, esibendolo davanti ai compagni.

Shock a scuola: 14enne punta una pistola alla schiena di una compagna di classe
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Di scene shock a scuola purtroppo ne abbiamo viste e continuiamo a vederne. Ma questa probabilmente le batte tutte: a Verona un quattordicenne ha puntato una pistola alla schiena di una compagna di classe.

Quattordicenne punta la pistola a una compagna di classe

Una vicenda shock che arriva da Verona, dove un 14enne ha puntato una pistola alla schiena di una compagna di classe.

E' successo in una scuola superiore della città scaligera, e l'episodio ha presto fatto il giro d'Italia.

Tutto nasce dalla denuncia di una madre, che ha riportato i racconti della figlia alla dirigente scolastica. E la preside ha riferito il tutto alle forze dell'ordine. I fatti risalgono alla fine di ottobre, quando nello stesso giorno due ragazzini di 14 anni si sono presentati a scuola con delle armi. Uno dei due ha portato un coltello in classe, esibendolo come un trofeo davanti agli amici. Un altro è andato decisamente oltre, introducendo una pistola nella scuola e puntandola alla schiena di una compagna durante una lezione. Due episodi che vanno ben al di là di quelle che abitualmente si definiscono "bravate".

L'intervento della scuola

L'episodio, però, non può ridursi a una ramanzina. E dunque, come ha spiegato il vicepresidente della Provincia David Di Michele,   su richiesta dei dirigenti scolastici entreranno in funzione squadre di tre persone: uno psicologo, un mediatore e un rappresentante delle Forze dell'ordine. Soprattutto per fare attività di prevenzione, su tutti i casi critici.

"Col prefetto Cafagna abbiamo individuato una soluzione. La creazione di una task force anti-disagio operativa, che agirà su richiesta dei presidi, composta da uno psicologo, da un mediatore e da un rappresentante delle forze dell'ordine che hanno la funzione di fare prevenzione".

L'episodio si inserisce peraltro in una situazione piuttosto problematica a Verona, dove il fenomeno baby gang è particolarmente preoccupante. Di recente sono stati numerosi gli episodi segnalati e denunciati. Dalle aggressioni ai kebabbari sino ai pestaggi dei ragazzini fuori da scuola, la questione è parecchio preoccupante, tanto da portare le forze dell'ordine a indire servizi di controllo speciali e la politica a prendere misure drastiche per il contrasto. 

Gli spari alla prof ripresi in video

Pochi giorni fa aveva fatto scalpore un episodio simile. A Rovigo uno studente era entrato in classe con una pistola ad aria compressa e durante la lezione di scienze aveva sparato due colpi in testa alla professoressa. Il tutto mentre un compagno filmava l'episodio e lo pubblicava nelle chat di WhatsApp e sui social.

A sconvolgere erano state poi le dichiarazioni della preside, che aveva spiegato che i ragazzi pensavano di non aver fatto nulla di grave. Ecco, forse il problema sta proprio qui, nella mancanza  di percezione della gravità di fatti del genere.

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