A Genova

Undicenne si amputa un dito mentre taglia i funghi: i medici glielo reimpiantano

Un complicato intervento chirurgico durato ben quattro ore e mezza ha consentito di ripristinare la mano del ragazzino.

Undicenne si amputa un dito mentre taglia i funghi: i medici glielo reimpiantano
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Quella che doveva essere una giornata nei boschi, da trascorrere insieme al padre a raccogliere funghi, si è improvvisamente trasformata in un incubo per un ragazzino di soli 11 anni: mentre stava pulendo i funghi con un coltellino a serramanico, si è amputato un dito della mano, rendendo necessaria la corsa disperata in ospedale per poterglielo riattaccare.

Undicenne si amputa un dito mentre taglia i funghi

La chiamata ai soccorsi è arrivata nel primo pomeriggio di mercoledì 7 settembre 2022. La Croce rossa di Rezzoaglio si è subito precipitata nei pressi del lago delle Lame (Genova), luogo dove si trovava l'undicenne che, mentre stava raccogliendo e pulendo i funghi insieme al padre, si è improvvisamente amputato il terzo dito della mano sinistra con un coltellino a serramanico.

IL LUOGO DEL SOCCORSO:

Il ragazzino, che era arrivato da Bobbio per andare col padre nei boschi, è stato portato in centro a Rezzoaglio per poi essere trasportato con l'elicottero Drago dei vigili del fuoco all'ospedale Gaslini di Genova in codice giallo. La falange è stata subito recuperata e affidata ai sanitari dell'ospedale pediatrico.

I medici gli reimpiantano il dito

Nel presidio ospedaliero di Genova, il ragazzino di 11 anni è stato sottoposto a  un delicato intervento chirurgico di ben quattro ore e mezza, nel tentativo di reimpiantargli il dito tagliato. L'operazione, cominciata alle 19 di sera ed eseguita dall'equipe della Uosd di Chirurgia Ricostruttiva e della Mano, composta dal responsabile dottor Nunzio Catena, dalla dottoressa Chiara Arrigoni e dal medico in formazione Annalaura Domenicano, con il supporto del team anestesiologico dell'Istituto ed il team infermieristico delle sale del blocco chirurgico, è stata portata a termine con successo.

"Abbiamo ricostruito le strutture scheletriche e tendinee e riconnesso i piccoli vasi e nervi, il cui calibro era inferiore ad 1 mm, che garantiscono l'afflusso di sangue e la sensibilità  al polpastrello - afferma Nunzio Catena, responsabile del Centro di Chirurgia Ricostruttiva e della Mano dell'Istituto Giannina Gaslini - Al termine dell'intervento, durato circa 4 ore e mezzo, il dito aveva ripreso la sua vascolarizzazione.

La Uosd di Chirurgia Ricostruttiva e della Mano è specializzata nel trattamento delle patologie della mano e dell'arto superiore spesso avvalendosi, come nel caso del bimbo in questione, delle più moderne tecniche microchirurgia ricostruttiva con uso di microscopio operatorio e strumentario dedicato".

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