Un Amministratore di sostegno per la a tedesca che ha falciato la famigliola in Cadore: è violenta e rifiuta le cure
La Procura di Belluno ha chiesto la nomina di un amministratore di sostegno per Angelika Hutter, la 32enne tedesca che il 6 luglio 2023 investì e uccise in Cadore Marco e Mattia Antoniello e Maria Grazia Zuin di Favaro Veneto.
Amministratore di sostegno per Angelika Hutter, è violenta e rifiuta le cure
Dopo l’aggressività dimostrata contro compagne di celle e agenti di polizia penitenziaria e il trattamento sanitario obbligatorio di inizio gennaio, la Procura di Belluno ha chiesto al giudice tutelare di Venezia che venga nominato un amministratore di sostegno in grado di prendere le decisioni per lei.
Hutter, infatti, oltre a dimostrarsi violenta con gli altri e a non voler parlare, né tanto meno collaborare, rifiuta anche le cure a causa (pare) di uno stato depressivo. Il pm di Belluno, Simone Marcon, sta ancora svolgendo l’incidente probatorio che dovrebbe concludersi il 12 marzo.
In realtà, nel novembre scorso era stata depositata una perizia psichiatrica che aveva dimostrato la capacità di intendere e di volere di Angelika Hutter. La psichiatra Anna Palleschi, consulente della Procura di Belluno, aveva consegnato trenta pagine coperte da segreto istruttorio. Ma nella sostanza, gli incontri nel carcere della Giudecca a Venezia avevano escluso patologie psichiatriche o disturbi della personalità.
La girovaga tedesca senza fissa dimora che, investì un'intera famigliola a Santo Stefano di Cadore (Belluno, Veneto), uccidendo sul colpo Mattia Antoniello, di soli 2 anni, che si trovava nel passeggino, il papà Marco Antoniello di 48 anni e la nonna Maria Grazia Zuin di 65 anni, e risparmiando miracolosamente la mamma Elena Potente, il nonno Lucio Potente e un altro figlio che si trovava su una biciclettina, era quindi stata dichiarata capace di intendere e volere.
La situazione però è degenerata in fretta. Angelika Hutter sarebbe stata protagonista di episodi di violenza e ora rifiuterebbe le cure. Da qui la decisione, della Procura, di chiedere per lei un amministratore di sostegno.