"Siamo al tempo delle bestie"

Un amico morto in un incidente, Facchinetti si sfoga: "Il suo corpo è stato lasciato per 5 ore sull'asfalto"

La rabbia del cantante 42enne: "Tutta colpa di un cavillo burocratico: la salma si trovava su una strada tra Como, Varese e Milano e nessuno sapeva chi dovesse prenderla a carico".

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E' una rabbia implacabile quella di Francesco Facchinetti che ha voluto condividere sui suoi canali social tutto il disappunto per una tragica vicenda capitata al fratello di un suo caro amico. Tramite le sue Instagram Stories il cantante 42enne ha raccontato che, a seguito di un incidente stradale lungo Strada Provinciale 31 bis, nel territorio di Rovello Porro (Como), il fratello di un suo caro amico è purtroppo deceduto. L'aspetto più sconvolgente di questo dramma ha però riguardato ciò che è avvenuto nelle ore successive alla sua morte:

"Per un cavillo burocratico la sua salma è rimasta sull’asfalto dalle 12 alle 17, per cinque ore davanti ai famigliari. Ma in che paese siamo? Siamo arrivati al tempo delle bestie".

Come ha spiegato Facchinetti, infatti, la salma del suo amico si trovava in una zona a cavallo tra le province di Come, Milano e Varese e, per tale ragione, non sapevano qual era l’ambulanza di competenza per prenderla. Da qui la lunghissima attesa: cinque ore lasciato sull'asfalto in mezzo alla strada provinciale.

Lo sfogo di Facchinetti per un amico morto: "La salma lasciata 5 ore sull'asfalto"

E' stato proprio il cantante 42enne a raccogliere la rabbia delle tantissime persone sconvolte per la scomparsa del 30enne Michele Garruto, tragicamente scomparso in un incidente in moto ieri, giovedì 7 luglio 2022, mentre stava percorrendo la Strada Provinciale 31 bis, nel territorio di Rovello Porro (Como). Il giovane, come ricostruito dalle forze dell'Ordine, sarebbe stato coinvolto in un sinistro stradale che avrebbe riguardato anche un'autovettura. Lo schianto, purtroppo, per il 30enne è stato fatale.

Il 30enne Michele Garruto

Ciò che però ha lasciato tutti sgomenti, oltre alla notizia della morte di Michele, ha riguardato quanto accaduto successivamente, riassunto in poche parole da Francesco Facchinetti sulle sue Instagram Stories.

IL VIDEO:

"Ieri purtroppo è morto il fratello di un mio amico, per un tragico incidente in moto su strada provinciale nei pressi di Saronno. E per un cavillo burocratico la salma è rimasta sull’asfalto dalle 12 alle 17, per cinque ore davanti ai famigliari. La salma si trovava in una zona di confine fra le province di Milano, Como e Varese e  non sapevano qual era l’ambulanza di competenza per prenderla. Adesso la salma è a Busto Arsizio sotto sequestro, quindi il mio amico e i suoi genitori non possono neanche vederla fino a lunedì".

Come raccontato quindi dal celebre cantante e conduttore televisivo, il corpo Michele Garruto, fratello di un suo caro amico, a seguito dell'incidente mortale, sarebbe stato lasciato per cinque ore consecutive sull'asfalto della Strada Provinciale 31 Bis a causa di un cavillo burocratico. Poiché il luogo dell'incidente si trovava a cavallo delle provincie di Como, Milano e Varese, dunque sul confine di competenze territoriali diverse, ci è voluto parecchio tempo prima che si capisse quale ambulanza di competenza dovesse prendersene carico.

"In che paese siamo? - prosegue nel suo discorso Francesco Facchinetti - Un paese che ci obbliga a dare più del 50% di quello che guadagniamo e non ci tutela in nessun modo, che per un vacillo burocratico lascia un morto sull’asfalto per 5 ore e fa in modo che i famigliari non possano vedere la salma perché sotto sequestro. Siamo arrivati al tempo delle bestie. Spero che le autorità competenti sentano questo appello, e possano far vedere la salma al mio amico e ai suoi parenti".

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