ATTIRATE NEI BAGNI

Un altro caso di violenza sessuale su due giovanissime in Piemonte

Dopo lo stupro di gruppo in spiaggia denunciato da una 20enne a Stresa, il racconto di due 15enni di Cuneo prede del branco in una piscina comunale.

Un altro caso di violenza sessuale su due giovanissime in Piemonte
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Solo ieri, domenica 10 luglio 2022, abbiamo dato notizia di una brutta vicenda consumatasi a Stresa sulle sponde del lago Maggiore. Secondo il racconto della vittima, una ventenne, tre amici tra i 19 e i 25 anni avrebbero abusato a turno di lei in spiaggia. E ci sarebbe anche una quarta persona, un'amica, che non è chiaro se abbia addirittura abusato anche lei della giovane, se abbia aiutato gli stupratori a tenerla ferma o se non sia comunque riuscita a farli desistere.

Oggi, un'altra terribile vicenda è venuta a galla nel Cuneese, dove due 15enni hanno raccontato d'aver subito violenza sessuale da un gruppo di adolescenti nella piscina comunale del capoluogo di provincia. 

Attirate nei bagni, poi la violenza sessuale

Come racconta Prima Cuneo, il fatto è accaduto circa un mese fa quando le giovani, complice la fine della scuola e il caldo asfissiante, avevano deciso di passare (in compagnia di amici) una giornata all'insegna del divertimento, del sole e del fresco.

Le due ragazze prima di tornare a casa sono state avvicinate da alcuni coetanei che, per riuscire a trarle in inganno, hanno rubato loro i telefonini e gli occhiali dalla postazione in cui si erano messe per prendere il sole dopo i tuffi in acqua.

Per ottenere la restituzione sono state costrette a recarsi nei bagni pubblici. Una volta attirate all'interno, il branco (formato tutto da ragazzi "tatuati") sarebbe entrato in azione.

Consumato lo stupro, dopo alcuni minuti una delle due si è riuscita a liberare e con la scusa dell’arrivo dei genitori, ha fatto squillare il telefono dell'amica, spaventando così gli aguzzini. Momenti infiniti, le 15enni sotto shock, alla sera, alla fine hanno raccontato tutto a mamma e papà.

A fare chiarezza sulla vicenda, su cui vi è massimo riserbo, la Procura di Cuneo a cui i genitori delle due 15enni si sono rivolti dopo aver ascoltato il racconto delle figlie.

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