Uccisa in vacanza: chi sono la vittima e l'arrestato e cosa è successo
Nina Gryshak sarebbe stata ammazzata a mani nude dal nuovo compagno, Marcello Passera, attualmente in carcere.
Emergono dopo giorni i particolari del femminicidio avvenuto in Croazia in un villaggio turistico di Zacchigni, nel comune istriano di Umago. Non si trattava di due amici in vacanza insieme, come parso in un primo momento, ma di una coppia, che da qualche tempo aveva una relazione. La vittima si chiamava Nina Gryshak, 40 anni ucraina, mentre l'uomo accusato di averla uccisa è il trentenne Marcello Passera. Entrambi vivono a Medole, nell'Alto Mantovano, dove si erano conosciuti.
Uccisa a botte in vacanza dal fidanzato
I vicini avevano raccontato che Nina da qualche tempo frequentava quel luogo con il marito, con il quale però era in corso una separazione. E quest'anno si era presentata insieme a Passera, con il quale da circa un anno aveva iniziato una relazione. Le figlie della donna si trovavano entrambe a Medole.
La quarantenne viveva nel Mantovano da oramai una decina d'anni ed era molto conosciuta nella zona: dall'inizio della guerra aveva iniziato a collaborare con il Comune nella gestione dei profughi provenienti dal suo Paese d'origine. Anche i suoi genitori erano fuggiti dal conflitto e al momento del delitto si trovavano in Polonia.
Da un anno circa pare che fosse iniziata la relazione con Passera, operaio metalmeccanico incensurato, che viene descritta come burrascosa.
L'ultima litigata e il delitto
L'ultima lite sarebbe avvenuta proprio nella notte tra mercoledì 17 e giovedì 18 agosto 2022, quando poi la donna è stata trovata agonizzante nel suo appartamento.
Durante la notte i vicini hanno sentito le urla e rumore di vetri rotti e colpi violenti. Quando sul posto sono arrivati gli operatori dell'ambulanza e della polizia, Nina era ancora viva, ma è morta poco dopo.
Durante la perquisizione dell'appartamento non sono state trovate armi, e l'ipotesi è che la donna sia stata uccisa a mani nude. Decisiva sarà l'autopsia, disposta dalla Magistratura croata.
Passera, invece, è stato sottoposto ad arresto preventivo, come prevede la legge croata per evitare l'inquinamento delle prove. Tra 30 giorni potrebbe venire rilasciato o trattenuto.