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Uccisa dal marito in mezzo alla strada poche ore prima di firmare la separazione: Maria ha provato a difendersi

Davanti a numerosi testimoni, l'uomo avrebbe colpito la donna, di origini brasiliane, con un coltello a lama lunga senza lasciarle scampo

Uccisa dal marito in mezzo alla strada poche ore prima di firmare la separazione: Maria ha provato a difendersi
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Ancora femminicidi, questa volta la tragedia si consuma in Toscana.

Avrebbero dovuto firmare per la separazione nella mattinata di martedì 27 febbraio 2024. Maria Batista Ferreira è invece stata uccisa dal marito, da quale – appunto – si stava separando, poche ore prima di mettere nero su bianco un accordo che, evidentemente lui non accettava.

Nel tardo pomeriggio di lunedì 26 febbraio 2024, sotto una pioggia battente, il 56enne Vittorio Pescaglini, ha ucciso la moglie a coltellate, fermandola in mezzo alla strada a Fornaci di Barga, in Garfagnana, provincia di Lucca.

Uccisa dal marito in mezzo alla strada poche ore prima di separarsi

"Stavolta ho fatto una cazzata". Così Vittorio Pescaglini, 56 anni, di Fabbriche di Vallico, ha riassunto in un messaggio l'omicidio dell'ex moglie, Maria Batista Ferreira, 51 anni. Diversi fendenti, uno mortale che le ha perforato un polmone. Poi il buio. Inutile anche la telefonata al 118 che lo stesso Pescaglini ha allertato.

L'auto con le luci accese

Le minacce, stando a quanto raccontano diversi testimoni, da parte del marito non mancavano.

Davanti a numerosi testimoni, l'uomo avrebbe colpito la donna, di origini brasiliane, con un coltello a lama lunga. All'arrivo dei sanitari la signora era già morta. Come racconta Prima Firenze, dopo il delitto l'uomo ha chiamato i carabinieri e si è consegnato: ora è in stato di fermo nella caserma di Castelnuovo Garfagnana.

Il luogo dell'aggressione mortale

Una crisi profonda

Secondo quanto riferito da chi conosceva la coppia, i due erano in crisi e si stavano separando. La coppia è residente nel comune di Fabbriche di Vergemoli. La donna si era trasferita a Fornaci di Barga proprio a causa della separazione che stava affrontando, pare vivesse in un hotel.

Carabinieri al lavoro

La strada in cui è avvenuto il femminicidio è stata chiusa per permettere prima i soccorsi e poi i rilievi da parte dei carabinieri. La città è sconvolta per il gravissimo episodio. Secondo le prime ricostruzioni la donna era già stata minacciata da Pescaglini nei giorni scorsi.

Pescaglini si trovava davanti all'albergo dove la 51enne viveva da qualche mese. Proprio il giorno dell'omicidio, martedì 27 febbraio 2024, ci sarebbe dovuta essere la seconda firma davanti all'autorità giudiziaria per sancire definitivamente la separazione. E' stata Ferreira a chiedere un ultimo appuntamento. Ancora da chiarire quali siano stati i motivi.

Uccisa dal marito in mezzo alla strada poche ore prima di firmare la separazione

Di fatto Pescaglini si è presentato a bordo della sua Fiat Punto. L'ha aspettata davanti l'ingresso dell'hotel Gorizia in via Cesare Battisti a Bagni di Lucca, poi quando l'ha vista arrivare si è scagliato contro con un pugnale con lama di 18 centimetri.

I fendenti risulteranno mortali. E' stata colpita al fianco destro. Lei ha cercato di scappare, davanti agli occhi increduli di diversi testimoni. Lui l'ha raggiunta, colpendola ancora. Uno dei colpi le ha perforato il polmone, facendola morire dissanguata nonostante il disperato tentativo di difendersi da parte della donna.

Il videoservizio di Italia7, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek:

Omicidio premeditato?

Spetterà alle forze ordine adesso ricostruire se ci sia stata premeditazione nel gesto di Pescaglini e quel coltello di 18 centimetri c'era o meno già nella macchina del 56enne di Fabbriche di Vallico. Secondo quanto ricostruito fin qui sarebbe stata l'ex moglie a volere un ultimo appuntamento. Forse voleva riappacificarsi? Aveva paura di qualcosa?

Pescaglini-Ferreira

I due erano sposati da 20 anni, ma già in passato Pescaglini aveva avuto momenti violenti e di rabbia. Qualche giorno prima la donna aveva chiamato i carabinieri, rifugiandosi all'interno di un esercizio commerciale dopo l'ennesima lite. In quella occasione sarebbero volati schiaffi. Non è ancora chiaro se la 51enne aveva formalizzato o meno una denuncia.

La chiamata alle forze dell'ordine

"Sì sono stato io, l’ho uccisa". Ha aspettato i carabinieri di Fornaci di Barga davanti all'ingresso dell'albergo. Il tempo di chiamare e mandare un messaggio ad un amico. Poi, Pescaglini ha aspettato davanti al cadavere della moglie, sanguinante. All'arrivo il medico del 118 non ha potuto che constatare il decesso. Lui ha solo ammesso di averla uccisa, lasciando per terra anche il coltello con cui le ha tolto la vita.

La vita stroncata di Maria

Maria Batista Ferreira era una badante. Ha un figlio da un precedente matrimonio, che vive in Brasile.

In una nota, la sindaca di Barga, Caterina Campani:

"Un'altra donna uccisa dall'ex marito. Ancora una volta, medesima tragedia, stessa dinamica. Noi continueremo a fare la nostra parte, con le associazioni, con le scuole, con i cittadini tutti, ogni giorno, e ancora e ancora. Ma certo questo impegno deve diventare comune, ci vuole un impegno fortissimo da parte del governo, ci vuole un ulteriore cambio di passo perché tutto questo non è più accettabile. Morire così non è più accettabile. Essere uccise per mano di un uomo non è più tollerabile".

Eugenio Giani

Esprime il proprio cordoglio anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani:

''Sconcertato e furioso per il femminicidio di oggi a Barga. Condanniamo con fermezza questa violenza inaudita. Profonde condoglianze della Toscana alla famiglia della vittima. È imperativo combattere con tutte le forze ogni giorno la violenza sulle donne e assicurare giustizia''.

Femminicidio di Incisa: spunta il video

La piaga dei femminicidi, nel nostro Paese, pare non rimarginarsi mai. Nelle medesime ore in cui Maria veniva accoltellata a morte, spostandoci in Piemonte, ad Alessandria, durante l’udienza in Corte d’Assise per l’omicidio di Floriana Floris - avvenuto la sera del 6 giugno 2023 nel centro di Incisa Scapaccino per mano del suo compagno Paolo Riccone - è emerso il dettaglio di un drammatico video che racchiude gli ultimi istanti di vita della donna.

Floriana Floris

In aula, fra i testimoni, anche il dottor Raffaele Pugliese, psichiatra, psicologo clinico e psicoterapeuta in veste di consulente. E’ lui che, nel dettaglio, ha riferito quello che riportavano alcuni video fatti dalla vittima con il suo cellulare, poco prima di essere uccisa.

I video in realtà sono 7 per un totale di girato di circa 40 minuti. Nelle prime immagini la donna punta il telefono contro il compagno, evidentemente conscia del pericolo che stava correndo, e gli dice “Faccio un video così se mi succede qualcosa sapranno come sono andate veramente le cose”.

Floris Riccone

A spezzoni viene ripresa la lunga litigata, Riccone aveva più volte tentato di strapparle il telefono dalle mani, senza riuscirci. Lui più volte le dice “Ti amo” ma lei risponde “Questo non è amore se mi tratti così e io voglio andarmene. Domani vado dai carabinieri a denunciarti e poi vado dagli assistenti sociali che mi trovino un’altra casa in attesa di tornare a lavorare”.

Riccone le avrebbe detto che senza di lei non poteva vivere e le ha proposto un suicidio di coppia.

“Non voglio morire con te, io voglio vivere” ha risposto Floriana. Le ultime parole registrate sono drammatiche. Sono quelle della donna che prima dice di voler andare in bagno ma il compagno non glielo consente. E l’ultimo video si chiude con un grido disperato di Floriana: “Dio mio aiutami, aiutami mio Dio”. Poi finisce tutto. Per la Procura quello è l’attimo in cui Riccone, impugnato un coltello da cucina, sferra le 45 coltellate che hanno provocato la morte della donna.

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