Da E' Tv Marche

Uccisa dal marito davanti ai figli, il 14enne ai fratellini: "Scappate". Pochi giorni fa aveva segnalato le violenze (ma non denunciato)

Agghiacciante femminicidio a Monte Maggiore al Metauro. Ana Cristina Duarte Correira lunedì aveva parlato ai Carabinieri delle violenze subite, ma non aveva denunciato il marito

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L'ennesimo femminicidio. L'ennesima storia di violenza agghiacciante tra le mura domestiche. L'ennesima morte che molto probabilmente si poteva evitare. Ana Cristina Duarte Correia, 38 anni, è stata uccisa dal marito Ezio Di Levrano, 53, davanti ai figli. Pochi giorni prima la donna era stata in caserma dai Carabinieri per segnalare le violenze, ma non aveva sporto denuncia.

Ana Cristina Duarte Correia uccisa dal marito

L'aggressione mortale è avvenuta nella notte tra venerdì 6 e sabato 7 settembre 2024 in una casa nel centro di Monte Maggiore al Metauro, borgo storico di tremila abitanti nella provincia di Pesaro e Urbino. Ad assistere alla mattanza anche i tre figli della coppia. Il maggiore, 14 anni, ha pensato a mettere in salvo i più piccoli, una ragazzina di 13 anni e un bambino di 6.

"Presto, scappate!", avrebbe urlato loro mentre il padre colpiva con un coltello a serramanico la madre

La ragazza ha anche provato a soccorrere la 38enne, tamponando le ferite con un asciugamano. Purtroppo tutto è stato vano. Ana Cristina Duarte Correia è morta durante il trasporto in elicottero all'ospedale Torrette di Ancona.

Guarda il servizio di E' Tv Marche, una delle televisioni del gruppo Netweek:

Gli abusi e la confessione ai carabinieri

I due erano sposati da 14 anni, ma il matrimonio era funestato dalle violenze dell'uomo, scoperte dai Carabinieri lunedì 2 settembre 2024. Era stato Di Levrano, però, a presentarsi in caserma per denunciare l'abbandono del tetto coniugale da parte della donna.

Ai militari dell'Arma, però, lei, rintracciata poco più tardi, ha raccontato di essersene andata perché stufa delle violenze dell'uomo. Però poi non lo ha denunciato.

Ciononostante, è scattata subito la procedura per il codice rosso.

Il ritorno a casa e la tragedia

Venerdì, però, Ana Cristina - senza avvisare i carabinieri - è tornata in quella casa, dove poche ore più tardi è stata uccisa. A dare l'allarme sono stati i vicini di casa, allertati dalle urla e dall'arrivo dei ragazzini, che si sono rifugiati presso la loro abitazione.

Di Levrano ha tentato di fuggire dopo il delitto, ma è stato rintracciato immediatamente nei campi nei dintorni della casa. L'abitazione e l'arma del delitto sono state sequestrate.

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