Da prima Firenze

Uccisa con un colpo di fucile alla testa, il compagno arrestato: "Partito per sbaglio"

Dramma a Siena, nella stanza a fianco c'era la bimba della vittima. Gli inquirenti non credono all'incidente

Uccisa con un colpo di fucile alla testa, il compagno arrestato: "Partito per sbaglio"
Pubblicato:

La morte di Yuleisy Manyoma, 33enne di origini colombiane trovata morta in casa, a Siena, con ferite da arma da fuoco, per gli inquirenti sarebbe l'ennesimo dei femminicidi.

Sotto accusa c'è il compagno della giovane, un 26enne connazionale della vittima. Arrestato per detenzione illegale di arma da fuoco, è anche indagato per maltrattamenti in famiglia, detenzione abusiva di munizioni e sostanze stupefacenti di tipo leggero. La Procura ipotizza l'"omicidio doloso aggravato dalla relazione affettiva e dal rapporto di convivenza".

Un pomeriggio tragico

Una donna di 33 anni, Yuleisy Manyoma, di origini colombiane è stata trovata morta in casa per le ferite riportate da un colpo di arma da fuoco, sparato alla testa a distanza ravvicinata, con ogni probabilità un fucile. Come riporta Prima Firenze, l'allarme è stato dato alle 15,38 di sabato 10 agosto 2024.  

Yuleisy Manyoma

Yuleisi Ana lavorava come cuoca in un ristorante nel centro città e tutti la chiamavano "Giulia". Viveva col compagno Fernando Porras Baoly e la figlia, vicino al centro storico di Siena. L'uomo e la donna erano nella stanza da letto quando un proiettile esploso da un fucile calibro 16 caricato a pallini ha raggiunto e ucciso Ana. In casa c'era anche la bambina, era in un'altra stanza con altre tre persone. Hanno dato l'allarme, ma i tentativi di rianimare la 33enne sono stati vani.

"Colpo accidentale"

Interrogato per ore, l'uomo ha sostenuto che "il colpo è partito accidentalmente" mentre maneggiava l'arma. Versione che non ha convinto gli inquirenti, che lo hanno iscritto nel registro degli indagati.
Il luogo della tragedia

Sono state ascoltate anche le persone presenti in casa al momento dello sparo. Non sarebbero testimoni diretti perché, secondo quanto accertato dai magistrati, si trovavano in altre stanze. È stata disposta l'autopsia, l'arma è stata sequestrata, sono stati messi i sigilli all'appartamento per potere eseguire ulteriori rilievi.

La compagnia di amici sudamericani

Sono sudamericane anche le persone che al momento dello sparo erano in casa. Sul luogo della tragedia anche il magistrato di turno Niccolò Ludovici. 

Seguici sui nostri canali