Uccide la moglie pugnalandola al collo dopo l'ennesima lite familiare
Nel Veronese, invece, grave una donna dopo essere stata accoltellata al petto dal marito davanti agli occhi della figlia
Un'altra tragica vicenda che si va a sommare alla drammatica conta dei femminicidi accaduti nella nostra Penisola. A Terni una donna di 56 anni è stata brutalmente uccisa a coltellate dal marito a seguito di una lite. Una tragedia anticipata qualche ora prima da un episodio dalle dinamiche simili e che vede ora una donna lottare tra la vita e la morte in ospedale: nel veronese, infatti, un uomo ha pugnalato al petto la moglie davanti agli occhi della figlia.
Terni, 56enne uccisa a coltellate dal marito
Il primo tragico femminicidio è avvenuto ieri, giovedì 30 marzo 2023, a Terni (Umbria), nel quartiere di Borgo Rivo. Zenepe Uruci, 56 anni e di origini albanesi, è stata uccisa dal marito 62enne. L'uomo, dopo aver pugnalato la moglie al collo, è stato fermato dalla Polizia.
La tragedia è avvenuta al termine dell'ennesima lite familiare. A dare l'allarme, nel primo pomeriggio, è stato il figlio della coppia che lavora in una ditta di serramenti e in quel momento impegnato in un lavoro distante dalla conca. Il padre, urlando al cellulare, ha avrebbe confessato a lui di aver "fatto un casino" e di aver accoltellato la donna.
La prima a correre nella palazzina di via del Crociere è stata una figlia della coppia allertata dal fratello. Sue le urla e le grida di aiuto sentite distintamente dai vicini, mentre sul posto interveniva la squadra mobile che, fatta irruzione in casa, ha immediatamente bloccato il 62enne, portato subito in Questura.
Secondo le prime ricostruzioni, il marito, anch'egli di origini albanesi e disoccupato, già in passato è stato protagonista di episodi di violenza in famiglia, avrebbe più volte fatto scenate di gelosia alla moglie, impiegata in una pescheria non distante dalla palazzina dove risiedeva la famiglia.
Al momento dell'ingresso degli agenti il cadavere della donna sarebbe stato rinvenuto nella cucina dell'appartamento al primo piano in un lago di sangue. L'arma trovata in casa è stata sequestrata. Sul posto è intervenuto anche il sostituto procuratore Giorgio Panucci, titolare del fascicolo. I rilievi del medico legale sono andati avanti per ore, mentre alcuni vicini depositavano lumini all'ingresso della palazzina.
Verona, accoltella la moglie davanti agli occhi della figlia
Poco prima della tragedia di Terni, anche nel veronese si è consumato un episodio quasi analogo. Come raccontato da Prima Verona, a Palù, un 51enne di origini rumene ha pugnalato al cuore la moglie davanti agli occhi della figlia. Un dramma che si è verificato verso le 6 di giovedì 30 marzo 2023 nell'abitazione di via Fratelli Bettili al termine di una furiosa lite in famiglia.
L'uomo, B.M., cinquantenne rumeno, ha trafitto il petto della moglie con una lama. L'ha centrata all'altezza del cuore facendola stramazzare sul pavimento in una pozza di sangue.
Quando i soccorritori del Suem, insieme ai militari dell'Arma, sono giunti sul posto per trasferirla all'ospedale Borgo Trento, era in fin di vita. E le sue condizioni sono ancora gravissime, impossibile al momento sapere se riuscirà a sopravvivere. La figlia, come detto, era lì al momento dell'aggressione ed riuscita solo a chiudere fuori dal balcone il padre. Il quale, tuttavia, nonostante fosse ancora in pigiama, è riuscito a scappare facendo perdere le tracce.
E ora è caccia all'uomo. Gli inquirenti stanno battendo tutte le tracce per riuscire, nel minor tempo possibile, a ricostruire i suoi spostamenti e fermarlo. Palù, ovviamente, è sotto shock. Un po' per la gravità del fatto, un po' perché la famiglia, che risiede lì da una ventina d'anni, è sempre stata considerata "tranquilla". Mai si sarebbe pensato a un esito così drammatico.
Agli arresti domiciliari dopo le martellate alla moglie
In aggiunta a questi due tragici episodi, vi segnaliamo invece che in provincia di Arezzo, come raccontato da Prima Firenze, è stata fatta giustizia nei confronti di una donna che qualche mese fa era stato presa a martellate dal marito.
Nel borgo di Pozzo, comune di Foiano, il 53enne Enrico Capasso aveva aggredito la moglie 48enne dopo una feroce litigata. Tutti, quel giorno di dicembre, ricordano bene le urla disperate della donna e la richiesta d'aiuto. La donna era riuscita a divincolarsi dalla presa del marito, scappando e iniziando a suonare i campanelli dei vicini. Il 53enne è accusato di tentato omicidio, aggravato dal legame familiare.
Mercoledì 29 marzo 2023 l'uomo è tornato a casa dove sconterà gli arresti domiciliari con bracciale elettronico. Il gip Stefano Cascone ha però accolto l’istanza dell’avvocato difensore Giacomo Chiuchini e disposto il trasferimento dell’uomo dal carcere. L'udienza è fissata a maggio. Ora la 48enne, dopo la brutale aggressione subita, vive lontano da quella casa dell'orrore.
Perseguita la ex incinta: arrestato con lo smartwatch antiviolenza
Anche a Napoli un caso di stalking è stato risolto dalle Forze dell'Ordine. Qui una donna, in stato di gravidanza, era da tempo perseguitata dall'ex compagno, un uomo di 44 anni.
Dopo l'ultima denuncia, avvenuta lo scorso 22 marzo, i carabinieri avevano consegnato alla donna incinta uno smartwatch antiviolenza chiamato "mobile angel" grazie a cui poter segnalare immediatamente le eventuali minacce ricevute dall'ex.
Proprio attraverso questo dispositivo la donna ha avvisato i militari dell'Arma che sono intervenuti nell'immediato. Il 44enne di Secondigliano, già noto alle forze dell'Ordine, è stato quindi fermato e sottoposto agli arresti domiciliari, misura emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della procura partenopea. Le accuse sono state di gravi atti persecutori nei confronti dell'ex compagna.