Uccide il vicino che voleva violentarla e poi conserva per 5 giorni in casa il suo cadavere
La donna, molto conosciuta a Cosenza, è un'attivista e sindacalista: aveva anche tentato la carriera politica
PUn fatto di cronaca colmo di punti oscuri, a Cosenza: una donna di 46 anni avrebbe ucciso il suo vicino di casa al culmine di un'aggressione a suo danno con diversi fendenti all'addome e al petto. Domenica 19 febbraio 2023 la protagonista della vicenda si è presentata in caserma, accompagnata dal suo legale, per autodenunciarsi parlando, sostanzialmente, di legittima difesa. Ciò che non è chiaro agli inquirenti è perché abbia conservato per giorni il cadavere, nella propria abitazione, prima di costituirsi.
Omicidio a Cosenza: uccide il vicino e lo tiene in casa per giorni
Il fatto sarebbe avvenuto martedì scorso nel condominio dove entrambi risiedevano in via Monte Grappa a Cosenza: la vittima, Rocco Gioffré, 75 anni, condivideva il medesimo pianerottolo con la donna.
Al culmine della presunta aggressione, secondo il suo racconto, la donna ha inferto diversi fendenti contro l'anziano. Gli investigatori stanno vagliando il racconto. Sul posto, il medico legale incaricato dalla Procura di Cosenza, i militari della Sezione rilievi del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Cosenza assieme ai colleghi della Compagnia che hanno delimitato la zona e il pm di turno in Procura. Le indagini procedono con il coordinamento del procuratore capo di Cosenza Mario Spagnuolo.
La donna, Tiziana Mirabelli - conosciuta in città per il suo ruolo di attivista e sindacalista - e il pensionato si conoscevano da tempo in quanto vicini di casa e residenti nello stesso stabile. La 46enne avrebbe dichiarato ai carabinieri di essere stata più volte aggredita dall’uomo. Stando sempre al suo racconto, ancora da verificare, Mirabelli avrebbe reagito dopo l’ennesima aggressione. La sindacalista ha detto di essere stata costretta a difendersi con un coltello da cucina, ritrovato dagli investigatori vicino al cadavere dell’uomo. Il corpo della vittima era in una stanza da letto, in casa della 46enne.
Il corpo di Gioffrè sarebbe dunque rimasto per diversi giorni in casa dell'attivista, fino a quando lei stessa si è recata dai carabinieri ed ha ammesso di essere l’autrice del delitto. L’esame esterno sul cadavere del 75enne ha consentito di confermare che la morte risalirebbe ad almeno a cinque giorni fa, ma sarà comunque eseguita l’autopsia. Anche l’arma, il coltello da cucina, è stato sequestrato dai carabinieri. Intanto Mirabelli è rinchiusa nella sezione femminile del carcere di Castrovillari con l’accusa di omicidio aggravato. La figlia di Gioffrè, ha raccontato di non avere notizie del padre da giorni e per questo era preoccupata.
Chi è Tiziana Mirabelli
Oltre che per i diversi punti poco chiari, questo omicidio sta facendo rumore anche perché Tiziana Mirabelli è molto nota a Cosenza. Si è spesa per anni in battaglie per i diritti dei lavoratori delle cooperative sociali e ha militato nel Comitato "Prendocasa" per la risoluzione del problema dell’emergenza abitativa. Nel 2016 era stata candidata al consiglio comunale di Palazzo dei Bruzi nella lista Adesso Cosenza a sostegno di Carlo Guccione, riportando 77 preferenze.
Attualmente lavorava in una cooperativa sociale e - saltuariamente - anche come badante.