Trovato veleno per topi in casa di Alessandro Impagnatiello. Insieme alla madre chiese se c'erano telecamere in zona

In un primo momento era stata esclusa la premeditazione nel delitto di Senago. Secondo i pm, infatti, Alessandro Impagnatiello aveva ucciso la compagna Giulia Tramontano in un impeto di follia. Ma ora la situazione potrebbe decisamente cambiare. Sì, perché oltre alle parole pronunciate dal barman trentenne di fronte ai magistrati, c'è anche un nuovo ritrovamento nella casa della coppia che potrebbe cambiare le carte in tavola. Durante la perquisizione di martedì 6 giugno 2023, infatti, oltre ai coltelli, è stato trovato anche un flacone di veleno per topi. E scandagliando le ricerche fatte da Impagnatiello nei giorni precedenti, è comparsa anche una sugli effetti del veleno per topi sugli esseri umani. Insomma, la domanda è: Alessandro aveva già deciso di uccidere Giulia?

Veleno per topi in casa di Alessandro Impagnatiello: il delitto di Giulia Tramontano era organizzato?

Martedì 6 giugno l'appartamento di via Novella a Senago è stato setacciato dalla Scientifica. Presenti anche il legale della famiglia Tramontano Giovanni Cacciapuoti e il nuovo difensore dell'imputato, Giulia Geradini, subentrata al primo legale, Sebastiano Sartori, che ha "mollato" il barman. 

Nell'abitazione dove si è consumato il delitto sono state trovate numerose tracce di sangue, anche sulla parete e sul pavimento. Nonostante Impagnatiello avesse pulito accuratamente, qualche traccia è rimasta.  Il luminol, poi, ha evidenziato i segni del trascinamento del corpo.

Ma non solo. Oltre al veleno per topi è stato trovato un flacone di benzina quasi vuoto (probabilmente quella usata da Alessandro per provare a dar fuoco al cadavere) e un grosso rotolo di pellicola da cucina simile a quella avvolto al corpo di Giulia all’altezza del busto. Tra il materiale sequestrato anche il ceppo di coltelli tra i quali il reo confesso ha raccontato di aver piazzato l'arma del delitto.

Insieme alla madre ha chiesto delle telecamere

L'altra grande domanda è: Alessandro Impagnatiello ha fatto tutto da solo? Lui continua a sostenere di sì, ma gli inquirenti non sono convinti della cosa. Possibile che da solo abbia trasportato il corpo di Giulia (incinta) sulle scale, facendo circa cinque rampe, senza farsi notare?

Dai filmati raccolti dalle telecamere non si vedono altre persone, ma gli inquirenti continuano a battere questa strada, convinti che non possa aver fatto tutto da solo.

In questo senso, va registrata una testimonianza del titolare di un bar che dista pochi metri dal luogo del ritrovamento del cadavere di Giulia Tramontano. L'uomo ha riferito che martedì 30 maggio 2023, quando erano ancora in corso le ricerche della ragazza, Impagnatiello e la madre Sabrina Paulis gli avrebbero chiesto che all'esterno del suo locale ci sono delle telecamere.

Chiariamolo subito a scanso di equivoci. Questo non vuol dire che la madre abbia in qualsiasi modo a che fare con l'accaduto. E' possibile che nella messinscena di Impagnatiello la richiesta di telecamere fosse finalizzata a far credere di voler capire se qualcuno avesse visto Giulia lasciare casa. E la madre potrebbe essere stata ingannata dal figlio.

Lei stessa, in televisione, lo ha definito "un mostro", ed era molto legata alla coppia e alla ragazza. Basti pensare che sabato scorso, prima della tragedia, lei e il suo compagno si erano anche offerti di accompagnare Giulia all’appuntamento con la collega di Alessandro (al quale avrebbe dovuto partecipare anche lui, salvo poi sparire). Lei però si era fatta solo accompagnare alla metro e poi dal capolinea a casa. Dove lui l'attendeva per ucciderla.