Vicenda incredibile

Trova la moglie con un cappio al collo ancora viva e chiama il 112: "Voleva farla finita". Ma la realtà era molto diversa...

Si trattava di un incontro hot con altri tre uomini, finito male

Trova la moglie con un cappio al collo ancora viva e chiama il 112: "Voleva farla finita". Ma la realtà era molto diversa...
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Quando è tornato a casa si è trovato di fronte una scena decisamente scioccante: la moglie era incosciente, seminuda e legata con un cappio al collo. E a quel punto, preso dal panico, ha chiamato il 112 parlando di un gesto estremo. Ma la realtà era molto diversa, come ha spiegato la donna una volta ripresasi. Si era trattato di un gioco erotico con quattro persone a cui aveva partecipato. E' successo in provincia di Genova.

Trova la moglie con un cappio al collo e chiama il 112

Teatro dell'incredibile vicenda un appartamento di Sestri Ponente. Qui abitano una donna e un uomo in fase di separazione. Lui è rientrato a casa e non l'ha trovata. A quel punto è sceso in garage e si è trovato di fronte la terribile scena. La donna era incosciente, seminuda e legata con un cappio a un armadio.

A quel punto il marito ha immediatamente allertato i soccorsi.

Era un gioco hot

Sul posto sono arrivati i soccorritori che hanno trasportato la donna in ospedale in codice giallo. Qui, una volta ripresasi, ha spiegato cosa era effettivamente successo. Secondo quanto ha raccontato, avrebbe incontrato i tre uomini  in un bar e con loro sarebbe andata a casa per organizzare il gioco hot. Che ha scatenato un clamoroso equivoco.

Intanto sono in corso le indagini per risalire agli altri tre partecipanti, per i quali potrebbe eventualmente essere valutata l'ipotesi di una denuncia per omissione di soccorso.

Giochi hot finiti in tragedia

Per fortuna la donna sta bene e non sarebbe mai stata in pericolo di vita. Ad altri, invece, è andata decisamente peggio. Un caso simile era costato la vita a Riccardo Sansebastiano, 61 anni, di Novi Ligure. L'uomo si era lasciato legare dalla donna con cui aveva una relazione e, in comune accordo con lei, aveva aspettato che tornasse alcune ore dopo. L’attesa era finalizzata a far crescere l’emozione.

Rientrata in quell'appartamento la donna ha trovato l’uomo boccheggiante. Il caldo fuori limite, oltre 40 gradi, l’aveva ridotto a uno stato di prostrazione tale da fargli ricadere il capo sul petto, provocando l’asfissia con il collare e a vendo i polsi legati non ha potuto liberarsi. Sansebastiano era deceduto.

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