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Trenta ragazzi intossicati dal monossido in un rifugio sulle Alpi

Inizialmente si era pensato a un'intossicazione alimentare.

Trenta ragazzi intossicati dal monossido in un rifugio sulle Alpi
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Giallo ad alta quota, nella giornata di ieri, domenica 8 gennaio 2023, sulle Alpi in provincia di Cuneo. Ben 29 ragazzi sono finiti in ospedale per un avvelenamento da monossido di carbonio: si trovavano in un rifugio e inizialmente si pensava a un'intossicazione alimentare, invece il colpevole è stato identificato in una stufa malfunzionante. Poteva essere una strage.

Trenta ragazzi intossicati dal monossido a Cuneo

Come racconta Prima Cuneo, è accaduto proprio sul confine tra Italia e Francia sul Colle della Maddalena, nel territorio del Comune di Argentera, sulle montagne della valle Stura di Demonte.

Un nutrito gruppo di ragazzi ha accusato malesseri (come nausea e vomito) dopo aver mangiato in un rifugio. Ma la causa era una fuga di monossido di carbonio dalla cucina della struttura.

"I ragazzi coinvolti sono una quarantina. È confermata l'intossicazione monossido di carbonio. 29 sono stati trasportati con i mezzi del 118 al S. Croce di Cuneo, i restanti accompagnati dai genitori. I controlli sono in corso, ma a tutti è stato attribuito un codice verde", ha confermato l'Asl Cn1 in serata.

Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco, i sanitari del 118 che hanno prestato le prime cure del caso e trasportato al Santa Croce di Cuneo, in "codice verde", i malcapitati.

Don Domenico Prandi, parroco a Carrù:

"Pare che probabilmente non sia stata accesa la cappa d'aspirazione in cucina. Ora spetta ovviamente ai Vigili del fuoco e alle autorità sanitarie stabilire le cause precise. La Casa alpina è moderna e tutte le attrezzature, come confermato dal Comune, sono a norma. Fortunatamente non ci sono state conseguenze gravi".

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