Situazione insostenibile

Tre suicidi tra poliziotti e carabinieri in 24 ore: sono più di 50 da inizio anno

A Rimini, Cremona e Jesolo gli ultimi casi. I sindacati: "Politica assente, serve un intervento".

Tre suicidi tra poliziotti e carabinieri in 24 ore: sono più di 50 da inizio anno
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Ancora suicidi tra i rappresentanti delle forze dell'ordine. Soltanto nelle ultime 24 ore sono tre - un carabiniere e due poliziotti - coloro che si sono tolti la vita. E i casi sono 57 dall'inizio dell'anno.

Tre suicidi tra poliziotti e carabinieri in 24 ore

Nei giorni scorsi i sindacati della forze di polizia avevano lanciato nuovamente l'allarme sui suicidi tra i tutori della legge. E giovedì 8 settembre 2022 è stata un'altra giornata tragica.

A Rimini, Francesco Goisis, 39 anni, carabiniere forestale, si è sparato in caserma con la pistola d'ordinanza. A dare l'allarme sono stati i colleghi che lo hanno trovato esanime. Nelle stesse ore a Jesolo un agente di Polizia Locale di 43 anni si è tolto la vita nella sua abitazione, pare per motivi legati allo stress sul posto di lavoro. A Cremona, invece, un vice ispettore 59enne di Polizia si è ucciso, anche lui con la pistola d'ordinanza.

Situazione insostenibile

Come detto, nei giorni scorsi i sindacati avevano lanciato l'allarme, parlando di situazione insostenibile, e i fatti delle ultime ore confermano come la questione sia decisamente seria.

L'Osservatorio suicidi parla di oltre 50 casi già avvenuti dall'inizio dell'anno. Una percentuale decisamente più alta rispetto al resto della popolazione italiana: se il tasso di suicidi nel nostro Paese è infatti dello 0,60 per mille, il numero sale all'1 per mille tra gli agenti di polizia e all'1,30 tra   gli agenti di Polizia Penitenziaria. Nel 2021 gli eventi segnalati erano stati 57, 51 nel 2020 51 e 69 nel 2019.

"In media ogni cinque giorni un cittadino in uniforme si toglie la vita, ma il numero effettivo potrebbe essere addirittura superiore perché non tutti gli eventi vengono resi noti, il più delle volte per volontà dei familiari", afferma l'Osservatorio Suicidi in Divisa.

La situazione, come detto, è drammatica, come denuncia anche il segretario generale nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto, che ha fortemente criticato il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, giudicando la politica di prevenzione di questi fenomeni del tutto fallimentare.

"Galoppa sempre più velocemente il 'virus suicidi' nelle forze di Polizia e miete sempre più vittime nel silenzio 'tombale' del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che a parere del LI.SI.PO, sebbene più volte sollecitato ad intervenire sulla tragica problematica, ad oggi si registra solo ed esclusivamente una politica fallimentare sotto tutti gli effetti ed i tanti suicidi che si sono consumati nelle Forze dell’ordine ne sono la prova".

Anche il Sulpl (Sindacato unitario lavoratori di Polizia Locale) ha chiesto un intervento deciso, rivolgendosi alle Amministrazioni locali e regionali per l'attivazione di un fondo per il supporto psicologico dei lavoratori.

 

 

 

 

 

 

 

 

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