Una dramma che non si arresta

Tre morti sul lavoro per il caldo. Tre operai stritolati da un macchinario e da due camion. Potatore finisce nel fiume

Da Nord a Sud una serie di incidenti, anche mortali, nelle ultime ore

Tre morti sul lavoro per il caldo. Tre operai stritolati da un macchinario e da due camion. Potatore finisce nel fiume
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Non si arresta la drammatica scia di incidenti sul lavoro nel Paese. L'ondata di caldo record che sta investendo l'Italia in questi giorni ha inoltre portato al decesso di tre lavoratori, e al grave malore di un altro, a causa delle temperature roventi.

Incidenti sul lavoro: tre morti per il caldo

Tragedia in provincia di Brescia, nel cantiere Tav di Lonato del Garda, dove un operaio di 65 anni è morto improvvisamente nel tardo pomeriggio di martedì 18 luglio 2023. L'uomo, che lavorava nel cantiere, sarebbe deceduto per un malore, non si esclude che la causa possa essere legata proprio al gran caldo della giornata, non a caso segnata da bollino rosso in tutta la Provincia. A  intervenire prontamente sul posto due ambulanze e un'automedica, per il 65enne, però, non c'è stato nulla da fare.

Incredibilmente, il giorno successivo, mercoledì 19 luglio 2023, sempre il Bresciano è stato teatro di un altro decesso. Un uomo è stato trovato morto all'autoparco di Castenedolo.

Dalle primissime informazioni sembra che all'origine del decesso possa esserci stato un malore che non gli ha lasciato scampo. Anche in questo caso, come per la morte del 65enne al Cantiere Tav di Lonato del Garda, non si esclude che la causa possa essere legata alle alte temperature di questi giorni, cha a Brescia e Provincia sono da bollino rosso.

Il luogo del malore

Altro episodio mortale nel cantiere di edificazione di una sede Amazon a Jesi, in provincia di Ancona: un operaio specializzato di 75 anni è stramazzato a terra dopo essere sceso dalla gru sulla quale lavorava, nella prima mattinata del 19 luglio. L’uomo, di origine campane, è morto per un infarto che dai primi riscontri sembra essere legato alle alte temperature. Inutili i soccorsi.

Copione similare, ma con esito fortunatamente differente, anche in provincia di Lecco, dove un 45enne - il 18 luglio 2023 - si è sentito male sul lavoro. In un'azienda di Valmadrera, un lavoratore, ha accusato un grave malore (forse dovuto al caldo) intorno alle 12.40. Come racconta Prima Lecco, i soccorritori sono presto intervenuti, trasportando l'uomo all'ospedale Manzoni di Lecco, per ricevere tutte le cure del caso. Da segnalare che nella giornata successiva, soltanto nella mattinata, in provincia di Lecco, sono stati ben sei gli episodi segnalati come "malori" e che hanno richiesto dunque l'intervento dei sanitari.

Un altro trattore ribaltato: ferito agricoltore

Nella mattinata odierna, poco prima delle 10,45, a Fermeno, provincia di Bolzano (Trentino Alto Adige) un agricoltore, mentre era a bordo di un trattore, si è improvvisamente ribaltato con il veicolo agricolo rimanendo incastrato nell'abitacolo.

I pompieri volontari locali hanno estratto il ferito e gli hanno prestato i primi soccorsi prima dell'arrivo della medica d'urgenza con l'elicottero Pelikan 3.

Con l'aiuto dei pompieri volontari di Egna hanno anche provveduto allo sgombero del veicolo. Il ferito è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Bolzano. I vigili del fuoco sono intervenuti anche per la messa in sicurezza dell'area interessata dall'incidente e i lavori di ripristino della sede stradale.

Gravi incidenti in tutta Italia, anche mortali

Non si arrestano gli incidenti da Nord a Sud, in alcuni casi - come quelli consumatisi nelle ultime ore -  letali, per i lavoratori.

Aveva solo 20 anni Raffaele Vergara, morto in fabbrica a Frattamaggiore, nella provincia di Napoli, in seguito a un incidente sul lavoro. Il giovane è rimasto incastrato in una macchina utilizzata per la macinazione delle spezie. Il ragazzo era un grande tifoso del Napoli, molto appassionato di calcio, che praticava a livello dilettantistico nella Virtus Afragola Soccer.

Raffaele Vergara

Nelle medesime ore, sempre nel Napoletano, si è avuta notizia di un altro morto sul lavoro. Si tratta di un 59enne di Roccarainola. L’uomo, operaio edile, sarebbe morto a seguito delle ferite riportate dopo una caduta avvenuta in un cantiere di San Giuseppe Vesuviano, per cause ancora da chiarire. Indagini ed autopsia predisposte per comprendere la dinamica del dramma.

C'è poi la drammatica fine del 46enne Luca Bellei, che si trovava sull'Appennino per una consegna. L'uomo, il 18 luglio 2023, nel piazzale di un'azienda, stava controllando il suo veicolo quando il rimorchio si è improvvisamente mosso, staccandosi dalla motrice e schiacciandolo.

Luca Bellei

L'incidente è avvenuto nell'alto Frignano, più precisamente nell'area artigianale di Pievepelago. Come spiega Prima Modena, nonostante l'intervento immediato del servizio di emergenza 118, per il camionista la morte è stata quasi istantanea. Attualmente, le autorità sono al lavoro per condurre ulteriori accertamenti e ricostruire l'accaduto nel dettaglio. La vittima lascia due figlie e la sua compagna.

Incidente simile a quello costato la vita a un 52enne a Minervino, in provincia di Lecce, giovedì 20 luglio 2023. L'uomo si trovava in via Kennedy ed è sceso dal suo camion. Dietro ce n'era un altro della stessa ditta. Il mezzo a un certo punto, complice la pendenza della strada, avrebbe iniziato a muoversi schiacciandolo contro il camion davanti a lui. Inutili i tentativi di salvarlo da parte degli operatori del 118 intervenuti sul posto.

Spostandoci in provincia di Torino, nella giornata di ieri, 19 luglio 2023, il cadavere di un uomo è stato ripescato dal fiume Dora, in località Ghiaro. La vittima è Stefano Motta Frè, aveva 45 anni, ed era il titolare di un’azienda agricola della zona. Come racconta Prima Torino, secondo i primi accertamenti, l’uomo stava potando il verde sulle sponde del fiume quando è scivolato sbattendo violentemente la testa e finendo in acqua. Il corpo è stato recuperato dai sommozzatori.

Si è invece salvato un operaio che, durante la manutenzione stradale, è rimasto folgorato dopo aver urtato inavvertitamente un cavo dell’alta tensione.

L’incidente si è consumato a Soverato in provincia di Catanzaro, in Calabria. Sul posto Carabinieri, Vigili del Fuoco e una autoambulanza del 118 che l’ha trasferito in ospedale. Fortunatamente le condizioni dell’uomo sono risultate meno gravi rispetto a quanto constatato all’inizio, tanto che sarebbe già stato dimesso.

E' stato invece operato d'urgenza un operaio abruzzese 39enne che, in un cantiere di Fiastra in provincia di Macerata nelle Marche, è rimasto ferito a causa del crollo del ponteggio su cui stava montando un pergolato. Lanciato l'allarme sul posto è intervenuta l'eliambulanza: il lavoratore è stato operato d'urgenza per una frattura vertebrale e una fratture alle costole. È ricoverato in prognosi riservata.

Guai per il responsabile di un supermercato in provincia di Caltanissetta, in Sicilia, che è stato denunciato alla Procura perché non avrebbe garantito la sicurezza di un lavoratore, un 49enne di Aragona, che è precipitato da un'altezza di quattro metri nel vano ascensore, usato per trasferire la merce dal piano terra del magazzino al primo piano dell'attività commerciale. L'uomo è stato soccorso e si trova ricoverato in prognosi riservata al Sant'Elia, di Caltanissetta.

Anche la provincia di Siena e Pisa registrano, nelle ultime ore, il ferimento di due operai. Ad Asciano, nel Senese, un 35enne è finito in condizioni critiche dopo essere precipitato da un tetto sopra il quale stava lavorando. Spetterà alle forze dell'ordine accertare eventuali responsabilità e soprattutto ricostruire la dinamica dell'incidente.


Stesso copione a Pisa. In località Porta a Mare è rimasto gravemente ferito al volto un altro operaio. Immediati i soccorsi del 118 che lo hanno trasportato in codice rosso al Pronto soccorso dell’ospedale Cisanello.

A chiudere questa vera e propria carrellata degli orrori la morte, nella serata di ieri, 19 luglio 2023, di un vigile del fuoco in servizio. Si tratta del piemontese Massimo Viglierco, 55 anni di Cuorgnè, in servizio presso il distaccamento permanente di Ivrea. L'uomo stava guidando l'autobotte sulla provinciale 222, in direzione di Castellamonte, dopo la chiamata per un incendio in un alloggio. Secondo una prima ricostruzione avrebbe all'improvviso accusato un malore che gli avrebbe fatto perdere il controllo del mezzo andando a infilarsi con l'autobotte nella cancellata di un'abitazione. Gli uomini del 118 giunti sul posto hanno provato a stabilizzarlo e con l'elisoccorso atterrato lì vicino lo hanno trasferito al San Giovanni di Bosco di Torino dove poco dopo è stato dichiarato il decesso.

Massimo Viglierco

I medici dell'ospedale San Giovanni Bosco hanno avuto il consenso all'espianto degli organi, Massimo con il suo ultimo gesto di generosità salverà ancora la vita di altre persone.

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