Incidenti sul lavoro

Travolto da una lastra di vetro precipitata da 20 metri, muore operaio. Vittime sul lavoro nel 2025 già cresciute del 18% rispetto al 2024

Tragedia in Toscana, altri gravi infortuni in Piemonte, Abruzzo e Marche

Travolto da una lastra di vetro precipitata da 20 metri, muore operaio. Vittime sul lavoro nel 2025 già cresciute del 18% rispetto al 2024
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La settimana si apre in modo drammatico sul fronte degli incidenti sul lavoro. A Lido di Camaiore in Versilia (provincia di Lucca), un operaio è morto travolto da una lastra di vetro caduta da 20 metri.

Travolto da una lastra di vetro precipitata da 20 metri, muore operaio

La vittima è Paolo Mariottoni, colpito in pieno da una lastra di vetro che si è staccata - per motivi ancora da accertare - da un'altezza di circa 20 metri mentre veniva issata da un camion.

Per l'operaio - che stava lavorando alla ristrutturazione di un albergo sul lungomare -  purtroppo non c'è stato nulla da fare.

Tre operai feriti al mercato di Pesaro

In mattinata un altro incidente ha coinvolto tre operai al cantiere del mercato coperto di Pesaro. Gli uomini - di 60, 54 e 33 anni - hanno riportato diversi traumi. Uno, estratto dalle macerie dai soccorritori, sarebbe più grave degli altri, che invece si sono messi in salvo autonomamente. Ricoverati in condizioni serie, non sarebbero in pericolo di vita.

A San Vito Marina in provincia di Chieti, invece, un 69enne è rimasto ferito mentre stava lavorando nel cantiere per la costruzione di un palazzo residenziale, cadendo da un muretto alto circa 80 centimetri. Ha subito un trauma cranico ed è ricoverato in prognosi riservata.

Ustionato dall'acido

A Cavaglià, in provincia di Biella, invece, un operaio di 34 anni è rimasto gravemente ustionato a causa della fuoriuscita di acido acetico mentre stava travasando il liquido da un contenitore che si presume fosse corroso e difettoso.

 Morti sul lavoro in aumento nel 2025

Nel 2025, l'Italia ha registrato un preoccupante incremento delle morti sul lavoro. Secondo i dati forniti dall'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega di Mestre, nel solo mese di gennaio si sono contati 60 decessi, con un aumento del 33,3% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Il Veneto, in particolare, ha visto un incremento significativo, passando da 4 a 15 vittime nei primi due mesi dell'anno, rendendolo una delle regioni più pericolose d'Italia. 

Le regioni con l'incidenza di mortalità più elevata sono state Umbria, Trentino-Alto Adige, Calabria, Basilicata, Puglia e Piemonte, tutte classificate in "zona rossa" dall'Osservatorio Vega. Il settore dei Trasporti e Magazzinaggio ha registrato il maggior numero di decessi, seguito dalle Attività Manifatturiere e dalle Costruzioni. In termini di fasce d'età, i lavoratori tra i 55 e i 64 anni sono risultati i più esposti al rischio, seguiti da quelli tra i 15 e i 24 anni. Inoltre, i lavoratori stranieri hanno subito un rischio di morte sul lavoro più del doppio rispetto agli italiani.

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