Weekend da incubo in montagna

Travolti dalle valanghe: morti quattro scialpinisti tra Valle d'Aosta e Alto Adige

Anche in Piemonte una slavina ha ferito gravemente una donna

Travolti dalle valanghe: morti quattro scialpinisti tra Valle d'Aosta e Alto Adige
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E' stato un weekend davvero da incubo quello appena trascorso sulle montagne della nostra Penisola. Tra sabato 1 e domenica 2 aprile 2023, infatti, in Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige si sono verificate due valanghe mortali. Nulla hanno potuto alcuni alpinisti travolti dalla neve. Anche in Piemonte una slavina ha ferito gravemente una donna.

Valle d'Aosta, scialpinisti torinesi morti travolti da una valanga

La prima tragedia è avvenuta nella giornata di sabato, 1° aprile 2023. Come raccontato da Prima Torino, due scialpinisti torinesi hanno perso la vita travolti da una valanga nella zona dello Chapeau des Dames a Valtournenche, in Valle d'Aosta.

I corpi di Gabriele Del Carlo, 39 anni, e Velio Coviello, 38 anni, sono stati rinvenuti tre metri sotto la neve nella mattinata di ieri, domenica 2 aprile, scovati sotto la neve dal Soccorso Alpino Valdostano e dalla Guardia di finanza. La grande slavina - con uno sviluppo di 800 metri e un fronte di 500 - si è staccata centinaia di metri più in alto rispetto al luogo del ritrovamento (quota 2.350 metri). Considerato il momento della partenza dei due scialpinisti, tra le 9 e le 10, e l'esposizione Est del versante, è probabile che il distacco sia avvenuto tra le 11 e le 12, mentre erano in fase di salita.

Velio Coviello a sinistra e Gabriele Del Carlo a destra

Già nella serata di sabato i soccorritori si sono messi al lavoro per rintracciare i due scialpinisti torinesi, ma le ricerche si sono interrotte a mezzanotte a causa del pericolo distacchi.

A dare l’allarme, gli amici dei due che hanno più volte tentato di raggiungerli ai cellulari che suonavano a vuoto. Grazie ad una fotografia inviata dagli scialpinisti in mattinata i tecnici del Sav in Centrale Unica del Soccorso sono riusciti ad individuare quale zona ipotetica della loro escursione il Château des Dames, in Valtournenche.

Localizzato il luogo, sono state trovate le auto dei dispersi. In serata è quindi partita l’operazione di ricerca, attuata da una squadra di tecnici del soccorso e militari delle “Fiamme gialle”, anche con unità cinofile. Via terra, le operazioni hanno riguardato la parte più bassa della zona, mentre quella alta è stata “battuta” da un elicottero di Air Zermatt.

Le salme, una volta recuperate, sono state portate a Cervinia e le operazioni di riconoscimento e di polizia giudiziaria.

Gabriele Del Carlo e Velio Coviello erano grandi appassionati di montagna e ambiente. Il primo era uno storico attivista del movimento Bike Pride di Torino, di cui era stato anche vicepresidente.

La sua difesa della mobilità ciclistica lo aveva portato ad entrare nello staff dell'assessora alla Mobilità Maria Lapietra dell'amministrazione comunale torinese guidata da Chiara Appendino (M5S) tra il 2016 e il 2021. Gabrile era stato anche tra i consiglieri della circoscrizione 8. Dopo l'esperienza politica, era rimasto molto attivo sul lato ambientale, diventando consulente per la programmazione, pianificazione e valutazione delle politiche territoriali, ambientali e dei trasporti.

Velio Coviello invece era un ricercatore del Cnr. Si era laureato al Politecnico in ingegneria ambientale, e aveva proseguito con un dottorato di ricerca negli Stati Uniti con una tesi sull’utilizzo di tecniche sismiche per il monitoraggio delle volate detritiche. In quel periodo era stato anche militante nei movimenti studenteschi e aveva rappresentato i precari della ricerca.

Il suo curriculum l’aveva portato anche a lavorare tra il 2017 e il 2020 all’Università di Bozen-Bolzano occupandosi di “gestione sostenibile del rischio idrogeologico in ambienti montani”.

Altri due escursionisti morti per una valanga in Alto Adige

Il giorno successivo, domenica 2 aprile 2023, un episodio dalle dinamiche molto analoghe si è verificato in Vallelunga (Trentino Alto Adige). Qui, nella mattinata di ieri, un gruppo di sette scialpinisti è stato travolto da una slavina a Passo Resia, a circa 2.700 metri di quota sulla Cima Tiergartenspitz.

Dei sette escursionisti, purtroppo, in due non ce l'hanno fatta: si tratta del 67enne Hans Waldner e la 46enne Verena Stecher, entrambe di San Valentino alla Muta. Ferito un terzo scialpinista,27enne di Sluderno, ricoverato in ospedale di Bolzano in ipotermia. Le due vittime sono state recuperate sotto un metro di neve, inutili i tentativi di rianimazione del medico d'urgenza, giunto sul posto con l'elisoccorso Pelikan 3. Dopo le nevicate dei giorni scorsi lungo la cresta di confine il pericolo valanghe in Vallelunga attualmente è di grado 3 di 5.

A rendere ancora più drammatica la tragedia in Vallelunga si aggiunge il fatto che la 46enne Verena Stecher fosse la madre di Ylvie e Marit Folie, che proprio questa mattina hanno partecipato ai campionati italiani di sci di fondo a Dobbiaco. Le due giovani sciatrici professioniste sono venute a conoscenza della morte della madre solo dopo aver tagliato il traguardo della Team Spirit. Per questo motivo le premiazioni ufficiali dell'ultima giornata dei Tricolori alla 'Nordic Arena' della località altoatesina sono state annullate.

Slavina a Punta Marani, 45enne in ospedale per un trauma toracico

Grande apprensione anche per le condizioni di salute di una 45enne finita sotto ad una slavina a Punta Marani, nel Verbano-Cusio-Ossola (Piemonte), al confine con la Svizzera. Come raccontato da Prima Torino, la donna ha riportato un forte trauma toracico.

L'incidente in alta montagna è avvenuto verso le 12 di ieri, domenica 2 aprile 2023. La donna, fortunatamente, aveva con sé il localizzatore così, i soccorritori l'hanno individuata immediatamente sotto la neve.

E' stata trasportata in codice rosso al Cto di Torino, ma dopo gli esami e le visite è emerso che ha riportato un trauma toracico. Inoltre, sono stati recuperati i 4 compagni di escursione della donna che sono stati quindi evacuati con l'elicottero a causa dell'elevato pericolo di nuovi distacchi di neve.

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