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Trasferiti i due italiani che erano ad Alligator Alcatraz

Avevano denunciato le condizioni terribili del nuovo centro per stranieri voluto da Trump. Avviate le procedure per il rientro in Patria

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I due cittadini italiani, Fernando Eduardo Artese, 63 anni, e Gaetano Cateno Mirabella Costa, 45 anni, sono stati trasferiti nelle scorse ore dal penitenziario di Alligator Alcatraz, in Florida, al centro di detenzione per migranti di Krome, a Miami. A comunicarlo è stato il Ministero degli Esteri italiano, che ha sottolineato come il consolato italiano a Miami sia intervenuto per ottenere il trasferimento e che le famiglie dei due connazionali siano state prontamente informate.


I due si trovano ora sotto la custodia dell’ICE (Immigration and Customs Enforcement), l’agenzia federale statunitense incaricata della gestione delle frontiere e delle politiche sull’immigrazione. Il cambio di struttura rappresenta un passaggio fondamentale in vista del loro possibile rimpatrio in Italia.

La situazione dei due italiani

Fernando Artese, 63 anni, rischia un'espulsione rapida. La sua posizione è relativamente semplice dal punto di vista giuridico: è accusato solo di aver violato le leggi statunitensi sull'immigrazione, un'infrazione che – secondo le normative americane – comporta direttamente l'espulsione. Non essendoci capi d’accusa penali pendenti a suo carico, Artese potrebbe essere rimpatriato a breve.

La situazione è più complessa per Gaetano Cateno Mirabella Costa, 45 anni, originario di Fiumefreddo di Sicilia. L’uomo è stato denunciato dalla ex moglie americana per episodi di violenza domestica. A suo carico ci sono anche accuse di aggressione e detenzione di stupefacenti. Arrestato il 9 luglio scorso, Mirabella Costa avrebbe potuto ottenere il rilascio dopo sei mesi di detenzione, ma l’ufficio del procuratore statale si è opposto, accusandolo anche di violazione delle leggi sull’immigrazione. Ora dovrà comparire davanti a un giudice dell’immigrazione che valuterà la sua posizione e deciderà se e quando potrà essere rimpatriato.

Il supporto delle famiglie e l’intervento consolare

Entrambe le famiglie si stanno muovendo per facilitare il rientro in Italia. I parenti hanno già effettuato versamenti sui cosiddetti “detainee account”, conti prepagati utilizzati dai detenuti per spese personali, tra cui l’acquisto dei biglietti aerei per il ritorno.

I familiari di Mirabella Costa hanno fatto arrivare al centro Krome anche vestiti e oggetti personali, che verranno custoditi da ICE in attesa dell’eventuale via libera al rimpatrio da parte del giudice. Un passaporto temporaneo è stato rilasciato a uno dei due uomini – il cui documento era scaduto – e le autorità della Florida lo hanno giudicato valido per procedere con le pratiche di espulsione.

Le condizioni di detenzione: la denuncia di Mirabella Costa

Prima del trasferimento, entrambi si trovavano nel penitenziario di Alligator Alcatraz, un centro di detenzione per migranti senza documenti situato nelle Everglades, le paludi della Florida. La struttura prende il nome dalla sua posizione isolata, circondata da fauna selvatica tra cui alligatori, coccodrilli e pitoni. Fa parte di un’iniziativa lanciata durante l’amministrazione Trump, volta ad aumentare la capacità di detenzione dei migranti e a coinvolgere le autorità locali nell’attuazione delle politiche migratorie federali.

In una drammatica testimonianza diffusa il 20 luglio, Mirabella Costa aveva descritto Alligator Alcatraz come un luogo disumano:

“Siamo letteralmente in gabbia, come in un pollaio, in 32. I bagni sono aperti e tutti ti vedono. Non ho nemmeno la possibilità di parlare con un avvocato, né con un giudice.”

La madre, Rosanna, ha espresso pubblicamente la speranza che la situazione del figlio possa risolversi al più presto, confidando in una decisione favorevole del giudice dell’immigrazione.

Prossimi passi

Con il trasferimento al centro Krome, entrambi gli italiani si trovano ora in una struttura destinata alla gestione delle pratiche di espulsione. Artese potrebbe essere rimpatriato nei prossimi giorni, mentre per Mirabella Costa sarà fondamentale l’esito dell’udienza dinanzi al giudice. Le autorità italiane continuano a seguire da vicino la vicenda, fornendo supporto legale e consolare ai due connazionali.