Tragico weekend in montagna: cinque escursionisti morti
Tra sabato e domenica il soccorso alpino è dovuto intervenire per recuperare le salme in Veneto, Lombardia, Piemonte, Lazio e Abruzzo.
E' stato un weekend tragico quello appena trascorso sulle montagne della nostra Penisola. Il bilancio dei decessi, infatti, parla addirittura di cinque escursionisti che hanno perso la vita ad alta quota tra Veneto, Piemonte, Lombardia, Lazio e Abruzzo.
Tragedia a Torino, 71enne muore precipitando in un canalone
Fine settimana tragico sulle montagne italiane dove si contano ben cinque decessi. Come raccontato da Prima Torino, la prima tragedia ha riguardato Giovanni Bertaina, 71 anni.
Nel tardo pomeriggio di domenica 20 novembre 2022 il Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese è intervenuto nel territorio di Cesana per un escursionista deceduto nella zona della Rocca d'Aigliere. La chiamata di emergenza è stata lanciata poco prima delle 17 dai componenti di una comitiva che hanno segnalato la caduta di un compagno per alcune centinaia di metri in un canalone.
A causa dell'orario non è stato possibile l'invio in loco del Servizio Regionale di Elisoccorso per cui il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza ha proceduto con l'attivazione del Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne di Briancon che ha l'abilitazione per effettuare operazioni speciali con l'elicottero in modalità di volo notturno.
Nel frattempo un medico, compagno di gita dell'escursionista precipitato, è riuscito ad avvicinarsi al punto dove il corpo aveva arrestato la sua caduta e a comunicare che si trovava in condizioni incompatibili con la vita.
Oltre al decesso del 71enne Giovanni Bertaina, in Piemonte, nell'ultimo weekend, si sono verificati altri quattro interventi da parte del soccorso Alpino. Sempre ieri, domenica 20 novembre 2022, come raccontato da Prima Cuneo, un cacciatore è precipitato, intorno alle 12, in un canalone a Comba della Lama, nel comune di Sambuco. Fortunatamente, l'uomo è stato recuperato e ricoverato in ospedale con un codice giallo.
Lecco, trovato morto giovane alpinista disperso in montagna
Anche in questo caso il dramma iniziale si è trasformato in tragedia. Come raccontato da Prima Lecco, Domenico Briganti, 35 anni, è stato trovato senza vita sul monte Pizzo Alto.
Il corpo del giovane, originario di Meda (Milano), che inizialmente era stato dato per disperso, è stato ritrovato intorno alla mezzanotte, riverso a terra un centinaio di metri sotto la cima. Il Soccorso alpino, Stazione di Valsassina - Valvarrone della XIX Delegazione Lariana, ha ricevuto l’attivazione intorno alle 19,30.
Briganti era in compagnia di una ragazza e si erano diretti durante la giornata verso la cima per un’escursione. A un certo punto la ragazza era stanca e quindi ha deciso di fermarsi ad aspettarlo, mentre lui invece ha preferito arrivare fino in cima. La donna è poi scesa verso valle, dove avevano parcheggiato l’auto. Dopo un po’ però, non vedendo rientrare il compagno si è allarmata e ha chiesto aiuto.
Una volta rinvenuta la salma, grazie all'ausilio di un elicottero per un sorvolo con visori notturni, sono quindi cominciate le operazioni di recupero: si è trattato di un intervento complesso, lungo un sentiero con neve e ghiaccio.
Sempre nel Lecchese ieri, domenica 20 novembre 2022, la stazione di Valsassina - Valvarrone aveva effettuato un altro intervento per il recupero di un cacciatore di cinquant’anni, Fabio Locatelli, deceduto a causa di un malore in zona Faggi, nel comune di Moggio.
Belluno, 26enne di Feltre precipita in montagna e muore
Anche in Veneto, nello scorso weekend, si è verificata una tragedia in alta montagna. Come raccontato da Prima Belluno, infatti, Maria Cristina Masocco, 26enne di Feltre ha perso la vita dopo essere precipitata in un dirupo.
La giovane stava scendendo con altri tre amici dalla Punta del Comedon verso Passo del Comedon, sopra la Val Canzoi, quando all'improvviso è avvenuto il dramma: i compagni di escursione, infatti, che erano più dietro, tutt'ad un tratto hanno sentito un urlo fortissimo e un rumore di sassi senza più vedere la 26enne di Feltre che li precedeva sul tracciato roccioso.
Sul posto si è portato l'elicottero del Suem che dopo aver perlustrato il versante della montagna ha individuato il corpo senza vita a circa 2mila metri di quota. Per evitare i rischi legati a manovre su terreno ripido e ghiacciato ormai buio, l'eliambulanza è dovuta rientrare e la salma è stata recuperata alle prime luci del giorno.
Grande dolore per la giovane deceduta oggi in montagna. Il sindaco Viviana Fusaro ha dichiarato:
“La notizia arrivata questa sera della tragica morte della giovane Maria Cristina Masocco, avvenuta nel pomeriggio in montagna, ci colpisce in maniera davvero profonda. Nessuna parola può lenire in queste ore la sofferenza intima della mamma, della sorella minore e degli amici, in una famiglia già duramente colpita in passato. Voglio esprimere loro la vicinanza sincera di tutta la comunità cittadina, che si unisce in un abbraccio al loro grandissimo dolore”.
Deceduti altri due escursionisti in Abruzzo e Lazio
In aggiunta a queste tre tragiche vicende, si segnalano anche altri due decessi di escursionisti.
In Abruzzo, sul monte della Maiella ha perso la vita Roberto Testa, 34enne ingegnere di Colleferro. Il giovane era arrivato sabato, 19 novembre 2022, nella regione abruzzese con un suo amico per un’escursione in montagna. I due avevano lasciato la loro automobile al rifugio Pomilio verso le 10 di mattina, quando però le condizioni meteo erano già difficili perché stava nevicando e c’era vento.
Dal rifugio Pomilio hanno raggiunto il bivacco Fusco a quota 2.455 metri: un percorso che il soccorso alpino e speleologico definisce "impervio, richiede almeno 3 ore di cammino". Uno dei due - il ragazzo che purtroppo è deceduto stamattina in ospedale - è scivolato lungo la via del ritorno, a causa della presenza di ghiaccio. A chiamare i soccorsi il suo amico di escursione e coetaneo.
Nel Lazio, invece, sulle montagne di Terelle (Frosinone), un anziano di 73 anni, mentre stava facendo una passeggiata, è stato colto improvvisamente da un malore che non gli ha lasciato alcuno scampo.
Immediatamente intervenuti, gli uomini del Soccorso Alpino della stazione di Cassino, una volta giunti sul posto insieme ai Carabinieri ed ai Carabinieri Forestali non hanno potuto far altro che procedere al recupero della salma tramite barella portantina fino ad un punto raggiungibile dai veicoli