Tragico epilogo: trovato morto Giacomo Sartori, era scomparso da una settimana
Il corpo dell'informatico 30enne, originario di Mel (Belluno), è stato trovato senza vita non troppo lontano dal luogo in cui era stata individuata la sua auto, nel Pavese.
Era scomparso da Milano nella serata di venerdì 17 settembre 2021. La sua auto è stata ritrovata chiusa qualche giorno più tardi a cascina Caiella di Casorate Primo (Pavia). Dal giorno in cui Giacomo Sartori ha fatto perdere le sue tracce era partita una grande mobilitazione per ritrovarlo. Purtroppo le speranze si sono spente del tutto: il corpo dell'informatico 30enne, originario di Mel (Belluno), è stato trovato senza vita non troppo lontano dal luogo in cui era stata individuata la sua auto, impiccato a un albero.
TUTTI I DUBBI CHE RIMANGONO SUL CASO:
Trovato morto l'informatico 30enne scomparso: i punti ancora oscuri
Fine delle speranze: trovato morto Giacomo Sartori
Erano tanti i punti interrogativi dietro alla scomparsa, dubbi che anche ora dovranno essere chiariti fino in fondo. Come raccontato da Prima Belluno, oggi, venerdì 24 settembre 2021, il corpo di Giacomo Sartori, 30enne di Mel (Belluno), è stato senza vita a Casorate Primo, in provincia di Pavia, non molto lontano dal punto in cui era stata rinvenuta la sua auto.
E si è sperato fino all'ultimo minuto, con una grande mobilitazione, di ritrovarlo in buona salute: anche Chi l'ha visto ha naturalmente dato ampio spazio alla vicenda di Giacomo Sartori, mentre la famiglia (il padre a Belluno è uno stimato veterinario) aveva aperto anche una pagina Facebook per agevolare il ritrovamento del giovane. Ma ogni fiammella di speranza, purtroppo, si è spenta con la tragica notizia del ritrovamento del suo cadavere.
Gli inquirenti propendono per il gesto estremo: non è escluso che il corpo del giovane fosse già lì da una settimana e che semplicemente non sia stato notato dagli uomini impegnati nelle ricerche nella campagna pavese: del resto è stato scorto dalla vice-coordinatrice della protezione civile di Bereguardo tra i rami alti di una quercia.
Ma ancora non si esclude alcuna ipotesi, perché da quando ha lasciato Milano, quella sera, sembra proprio che Sartori fosse finito a Casorate con uno scopo ben preciso, forse cercando di recuperare pc e cellulare aziendali che gli erano stati rubati qualche ora prima in un locale milanese.
Giacomo Sartori era scomparso da Milano il 17 settembre
Come racconta Prima Milano, Giacomo Sartori è scomparso dopo una serata con amici in un'enoteca in zona Porta Venezia, dove s'è accorto che gli avevano rubato lo zaino.
Quella sera è partito con l'auto aziendale, una Polo grigia, e ha raggiunto Casorate, nella campagna pavese (dove l'auto è stata ritrovata alcun giorni dopo, chiusa a chiave). Il suo telefonino ha agganciato una cella verso le 2 di notte, poi ancora verso le 7 del mattino, poi più nulla.
Il luogo dove è stato visto l'ultima volta:
Nello zaino c'erano un pc aziendale, uno personale e altri oggetti personali, ma anche un cellulare aziendale. Portafogli (con tanto di documenti e carte di credito) e chiavi sono stati trovati nei Giardini di Porta Venezia: il ladro deve averli abbandonati subito dopo il colpo. Dei computer invece nessuna traccia. Perché il giovane è partito da Milano con una meta così precisa? Se ha passato la notte nella campagna pavese, un'ipotesi è che possa essere andato in cerca del computer aziendale, che magari conteneva qualcosa di importante.
La sua auto è stata trovata a Casorate Primo (Pavia)
E' possibile che avesse agganciato il cellulare personale a qualche sistema di tracciamento in grado di geolocalizzare il cellulare aziendale, arrivando a colpo sicuro a Casorate.
Fra l'altro, pare che Sartori fosse rimasto vittima di un furto fotocopia qualche tempo prima: vien naturale chiedersi se si sia trattato solo di una coincidenza, oppure se qualcuno cercava proprio di impadronirsi di qualche segreto aziendale.
Il punto dove è stata ritrovata l'auto aziendale:
Tanti i misteri che hanno avvolto la tragica vicenda del 30enne bellunese: come racconta Prima Pavia, al casello di Binasco ha ritirato una ricevuta di mancato pagamento, perché di soldi Giacomo non ne aveva: se invece di prendere le strade statali, ha comunque scelto l'autostrada, fa pensare che Sartori volesse arrivare a Casorate il più velocemente possibile. Un fatto quest'ultimo che fa creder che le intenzioni di Giacomo Sartori fossero ragionate e non del tutto casuali.
Con il ritrovamento del corpo, ora, bisognerà indagare a fondo sulle cause del decesso. Un epilogo finale che rende questa drammatica vicenda ancora più misteriosa.
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