Nel Trevigiano

Tragedia sul lavoro: operaio muore asfissiato nella cisterna di un'azienda agricola

L'incidente mortale questa mattina verso le 11,30: la vittima è un 43enne di origini straniere.

Tragedia sul lavoro: operaio muore asfissiato nella cisterna di un'azienda agricola
Pubblicato:

Ennesima tragedia sul lavoro. In provincia di Treviso, questa mattina, ha perso la vita un operaio 43enne di origini straniere: l'uomo è morto asfissiato nella cisterna di un'azienda agricola.

Operaio 43enne morto asfissiato nella cisterna di un'azienda agricola

L'ennesimo incidente mortale sul lavoro si è verificato nella tarda mattinata di oggi, mercoledì 14 dicembre 2022, nell'azienda agricola di Cessalto, nel Trevigiano.

Verso le 11,30, come raccontato da Prima Treviso, un operaio straniero di 43 anni ha perso la vita per probabile asfissia. L'uomo lavorava infatti all'interno della cisterna in autoclave. Sul posto Spisal, Carabinieri Compagnia Conegliano, Suem 118 e Vigili del fuoco. La dinamica è in corso accertamento, procede lo Spisal.

Operaio precipita da dieci metri d’altezza

Il più recente episodio di incidente mortale sul lavoro era avvenuto qualche giorno fa in un'azienda di Bologna dove un operaio 30enne aveva perso la vita dopo la caduta dal tetto di un capannone.

Giuseppe Laenza, 30 anni, è precipitato nel vuoto da un'altezza di dieci metri e la caduta non gli ha lasciato scampo.

Il giovane era dipendente di un'impresa di costruzioni della provincia di Catania, stava lavorando alla sistemazione della copertura e con un ponteggio aveva raggiunto il tetto del capannone, quando improvvisamente è precipitato a causa del cedimento di un lucernario.

I colleghi hanno immediatamente dato l'allarme, all'arrivo del 118 i sanitari non solo potuto constatare la morte dell'operaio, che viveva a Zola Predosa nel Bolognese.

I Carabinieri della compagnia di Borgo Panigale insieme ai funzionari della medicina del lavoro hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell'infortunio e sono in corso verifiche sul rispetto delle norme di sicurezza.

Agricoltore morto schiacciato da una rotoballa

Il 18 novembre 2022, invece, un agricoltore era morto schiacciato da una rotoballa a Rondinara di Scandiano, nel Reggiano (Emilia).

La vittima, un 69enne, si trovava su una scala quando all'improvviso una balla di fieno impilata è caduta e lo ha fatalmente travolto.

“Sono 909 i lavoratori che da gennaio a ottobre 2022 hanno perso la vita da Nord a Sud del Paese con una media di 90 vittime al mese, erano 88 fino a settembre 2022. Una media tragica che, oltre ad aumentare rispetto al mese precedente, sottende oltre 21 decessi alla settimana e circa tre infortuni mortali al giorno. Sono 659 gli infortuni mortali verificatisi in occasione di lavoro e 250 in itinere (cresciuti del 24% rispetto allo scorso anno quando era ancora assai diffuso lo smart working). Nel periodo gennaio-ottobre 2021 invece i decessi totali erano 1017 e - quindi come nei mesi scorsi - stiamo osservando un apparente decremento della mortalità (-10,6%). Ma, ancora una volta, non possiamo fare a meno di sottolineare e ricordare come quest’anno siano quasi sparite le vittime Covid (10 su 909 secondo gli ultimi dati disponibili di fine ottobre 2022) che, invece, lo scorso anno costituivano tragicamente oltre un quarto dei decessi sul lavoro (282 su 1017). Ciò significa che gli infortuni mortali “non Covid” sono cresciuti del 22% passando dai 735 di fine ottobre 2021 agli 899 del 2022. Quest’ultimo dato è del tutto analogo a quello del 2019, epoca pre-covid, a dimostrazione che il tragico fenomeno delle morti sul lavoro sostanzialmente non subisce diminuzioni da anni. Dopo l’emergenza Covid, rimane quindi ancora ineluttabile purtroppo quella dell’insicurezza sul lavoro. Quella per cui non esistono vaccini, ma solo la prevenzione attraverso la formazione e l’aggiornamento di tutte le figure coinvolte nell’organizzazione aziendale: dal datore di lavoro ai dirigenti, fino ai preposti e ovviamente ai lavoratori”.

Seguici sui nostri canali