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Tragedia sfiorata in metro a Milano: terrorista fermato con un coltello, gridava "Allah akbar"

Sul 37enne algerino pendeva un mandato di cattura internazionale perché considerato appartenente all’Isis

Tragedia sfiorata in metro a Milano: terrorista fermato con un coltello, gridava "Allah akbar"
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Nella stazione metro di Cadorna, una delle più frequentate di Milano, un 37enne, alla vista degli agenti, ha cercato di estrarre un coltello dallo zaino urlando "Allah Akbar". Fermato, dai controlli è risultato essere ricercato per terrorismo in Algeria.

Urla "Allah Akbar" in metro a Milano: fermato 37enne legato all'Isis

L'hanno fermato casualmente alla stazione Cadorna, ma quando gli agenti gli si sono avvicinati ha provato ad estrarre un coltello dallo zaino urlando "Allah Akbar".

E' accaduto il 29 agosto, ma la notizia è stata tenuta segreta fino ad oggi, giovedì 9 novembre 2023.

Non si sa se il facinoroso intendesse mettere contestualmente in atto o meno un attentato, ma solo per una coincidenza fortuita si è sfiorata la tragedia.

Il fermo degli agenti in metro

Gli agenti in servizio nella metropolitana milanese hanno notato l'uomo di origine nordafricana che ha provato ad evitare il controllo degli agenti della Polmetro nella stazione della metropolitana di Cadorna.

Per questo hanno cercato di fermarlo per fare dei normali controlli ma lui ha cominciato ad urlare "Allah Akbar" cercando di tirare fuori qualcosa dallo zaino.

Era ricercato in Algeria per terrorismo

A questo punto gli agenti lo hanno bloccato e dentro al suo zaino hanno trovato un coltello con una lama lunga 12 cm. Dai controlli è poi emerso che l'uomo, di origine algerina, era ricercato per terrorismo internazionale con un mandato di cattura emesso dai magistrati di Algeri perché considerato appartenente all’Isis (avrebbe combattuto nel conflitto sirio-iracheno).

Non si sa come e quando sia arrivato in Italia, ma a Milano viveva da qualche tempo come senza fissa dimora: dormiva in una moschea in zona Lampugnano, non lontano dallo stadio di San Siro.

Ora si trova nel carcere di San Vittore in attesa di essere estradato in Algeria.

Gli investigatori della Questura di Milano hanno riferito che il 37enne, secondo le autorità algerine, avrebbe fatto parte dell’esercito dello Stato islamico fin dal 2015.

Resta da capire come sia giunto in Italia e come mai non sia mai stato sottoposto a nessun controllo e sia stato libero di arrivare a Milano.

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